...lei stessa sembra di un altro tempo, ha l'aspetto e i capelli e il vestitino e le scarpette bianche di una ragazzina come tante che al Budokan nel '66 si prendeva la testa fra le mani gridando davanti a Lennon e McCartney.

Sfiora appena le corde della sua Rickenbacker mentre una vocina di bambola si sovrappone a poche, evanescenti note che risuonano nel silenzio di una stanza chiusa. Non le devi chiedere nulla, solo lasciarti ipnotìzzare e guardarla mentre si lascia dondolare un poco - e che i minuti passino pure, se anche quelle note fossero Sirene sarebbe irresistibile annegare insieme a loro. 

"Earth, stream and tree encircled by sea, waves sweep the sand - from my island...". Queste le prime parole che sentii mormorare dalla sua voce. Parole inquivocabili: per il Rock esse significano una cosa sola. Ma quei dieci minuti da incanto non li ascolterete su questo disco, perché usciti su singolo.

Già diversi dischi, per questo fiore sbocciato tra i sassi dell'acid-folk dell'Estremo Oriente. Potete iniziare da questo, potete farlo da un qualsiasi altro. Nessun inizio, nessuna priorità. Qualunque sia il punto del vostro inizio, non sentirete indispensabile tornare indietro. E difficilmente, a quel punto, la metterete fra le dieci bambole che non vi piacciono più.

 

 

 

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