Ritorna dalle nebbie di tempi mitici e mistici un documento sonoro di importanza storica inemistabile ovvero il primo concerto (registrato a Roma al Piper) del gruppo italiano di esoteric-industrial degli Ain Soph. Il disco, intitolato Live At Piper Club Roma 12/01/86, fu stampato in origine dalla Misty Circles in sole 50 copie. La formazione, all’epoca, era formata da Crucifige (voce, synth), Emma (voce, cori), HannaH (voce, cori), Foraenovis (voce, tastiere, cori), THX (tastiere, percussioni, cori) e ClauDEDI (synth, percussioni, cori). Un concerto degli Ain Soph rappresenta un evento abbastanza raro (loro stessi hanno parlato delle difficoltà che hanno avuto durante le esibizioni live nel libro Rumori sacri citando il concerto di Milano con i Sigillum S). Ma, in ogni caso, la magia che sapevano sprigionare dal vivo non è certo inferiore a quella dei primi dischi in studio come è testimoniato da questo concerto (e anche da Rituals, l’altro live disponibile pubblicato dalla Old Europa Cafe prodotto da Rodolfo Protti). La musica qui presente è molto grezza (addirittura ancora più scarna, se possibile, di quella presente in I). Tuttavia emerge già un’attitudine verso l’occulto e una potenza “visionaria” che rimane ancora oggi una caratteristica solo loro e che non ho mai ritrovato in nessun altro gruppo (i primi Current 93 facevano cose simili ma con un feeling diverso). Crucifige alla voce sembra letteralmente posseduto da una forza superiore e declama rituali magici in uno stato di estasi accompagnato dalle percussioni e dai synth. Siamo qui nel loro periodo pesantemente influenzato da Aleister Crowley, il celeberrimo mago che, in quel periodo, costituiva una fonte di ispirazione per la scena esoteric-industrial e, in particolare, per gli stessi Current. Forse la loro arte si può comprendere appieno solo se si ha una certa affinità con il pensiero della tradizione e con autori come Oswald Spengler, Julius Evola e René Guenon, oltre che con tutto il pensiero magico. Non a caso sono stati definiti come “i cantori del Kali Yuga”. Tuttavia le loro composizioni hanno una tale forza e suggestione che possono essere tranquillamente apprezzate anche dal profano e da chi non si interessa a questi argomenti. Curioso poi sentire la risposta del pubblico (sicuramente non abituato a queste sperimentazion) a questo loro primo concerto: mentre gli Ain Soph declamavano litanie il pubblico rispondeva con un rosario di imprecazioni, altro che evocare entità maligne quelli hanno invocato tutti i santi compreso cristo e la madonna. La nuova versione in CD di Live At Piper 1986) esce per SPQRLABEL in sole 616 copie in una versione rimasterizzata con delle note aggiuntive da parte della band. Disponibile presso il sito della SPQR al seguente link: https://www.spqrlabel.com/out-now/.

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