“Moon Safari” degli Air è universalmente riconosciuto come uno dei capisaldi dell’electronica anni 90. Il segreto di quel disco consisteva nel connubio tra l’elettronica analogica (memore di certa psichedelica anni 70), il free jazz e le più stuzzicanti tipologie di easy listening, a partire dal lounge. Il tutto filtrato dal prisma di una modernità sorprendente, capace di rallentare i ritmi e dilatare le atmosfere, creando in episodi come “La femme d’argent” o ”You make it easy” universi magici che hanno fatto scuola. Si pensi in tal senso al Chill-out, a certi momenti del New Acoustic Movement e a tutta una serie di epigoni, a partire dagli Zero 7.
Il safari lunare era tuttavia il punto di arrivo di un percorso creativo eccellente, che viene riassunto nell’ep “Premières symptomes”. Qui si trovano i primi singoli del duo parigino, nonché una manciata di altri episodi. Ascoltare queste suites seminali è sempre un piacere. Il sound non è dissimile – è solltanto meno levigato – da quello che ha fatto la fortuna di “Moon Safari”: intrecci tra linee di basso ficcanti, tastiere vintage, e ritmi jazz vellutati, come nella splendida “Le soleil est près de moi”, forte di un ammaliante ritornello filtrato col Vocoder. Imperdibile è anche “J’ai dormi sous l’eau”, avvolta da favolose nubi sixties. Quasi la quintessenza degli Air, nel creare una reverie irreale e incantata. “Modular mix” è un altro apice del primo periodo: Ennio Morricone passato in centrifuga e ricoperto da spruzzate drum‘n’bass. Se Truffaut girasse “Adele H. Una storia d’amore” ai giorni nostri, farebbe carte false per inserirlo. Eccellenti anche i languori chill-out di “Casanova70”, o “Les professionnels”, embrione della futura “All I need”, con quegli inconfondibili arpeggi di chitarra. Gli altri due episodi – meri riempitivi post-Moon Safari – non suonano altrettanto suadenti, in particolare il funk un po’ manierato alla Daft punk di "Brakes on".
"Premières symptomes” è in definitiva il miglior modo di ammirare i primi passi, già sicuri, di una grande band. Dovrebbero forse riascoltarlo gli stessi Air, dato che non sono più riusciti a eguagliare questi altissimi livelli compositivi.
Carico i commenti... con calma