“Rise Again” è l’album di debutto per le fighe tonanti dell’Alabama, uscito nel 1998 per la mitica Man’s Ruin di Frank Kozik e ristampato dalla lungimirante Relapse nel 2004. Qui si tratta di Southern/Stoner Metal da leccarsi i baffi con quei suoni di chitarra grezzi e il vocione da alcolizzato del cantante Johnny Trockmorton che sa bene come raschiarsi l’ugola a forza di ubriacature. Le 13 tracce che compongono “Rise Again” sono un continuo saliscendi di vorticosi giri di chitarra di matrice Stoner/Metal sudista “Get Mad/Get Even” e le mattonate sulle gengive delle iniziali “Falling Behind” e “Victory Through Defeat”.

C’è spazio anche per pezzi più tranquilli in clean vocals come la malinconica “Speaking In Tongues” ma subito si riparte come un carro armato con la potente “Jackass” tre minuti con un riff di matrice Southern che dà spazio anche a una certa vena melodica ma pur sempre urticante. Non sono pesanti come i Down di “Nola” ma comunque sanno come inanellare brani veloci dai ritmi incalzanti e dalle atmosfere caratteristiche. Come se vi trovaste a vivere in una fattoria e la vostra band preferita (gli Alabama Thunder Pussy, sì!) suonasse in un vecchio fienile abbandonato dove si sente l’olezzo di olio di motore (“Podium” e “Fever 103”).

Insomma davvero un gran debutto per le fighe tonanti dell’Alabama e un plauso alla label Relapse per aver ristampato l’album e aver cambiato copertina che si fa notare per la sua splendida bellezza.

Vivamente consigliati se vi piacciono le calde sonorità Southern, il riffing tipico dello Stoner/Metal e i Lynyrd Skynyrd.

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