Mon uncle d’Amerique è un film del 1980 di Alain Resnais con Roger Pierre, Nicole Garcia, Gérard Depardieu, Nelly Borgeaud..

Il film ottenne diversi premi e riconoscimenti.

Si tratta di un film davvero molto interessante ed originale.

È la storia di tre vite parallele che finiscono in un modo o nell’altro per incrociarsi e fin qui niente di nuovo.

La novità risiede nel fatto che le tre vite sono, durante il film, esaminate da Henri Laborit che interpreta se stesso nell’esercizio di quella che fu la sua funzione professionale.

Laborit fu un eminente biologo, filosofo ed etologo francese.

Dunque i comportamenti di questi tre individui, dalla nascita fino all’età adulta, vengono di volta in volta esplicati da Laborit e quando ciò accade è come se si accendesse una luce.

I comportamenti umani, se escludiamo quelli messi in atto quotidianamente per la sopravvivenza e che si traducono nel soddisfacimento dei bisogni primari, sono semplicemente il risultato della nostra vita, del tessuto socio-culturale in cui siamo cresciuti, della somma delle nozioni apprese.

Tutto questo per dire che noi siamo “gli altri”. Che se un uomo vivesse da solo in mezzo alla foresta non saprebbe neanche parlare…

Tutto quello che avete letto finora è risaputo, è ovvio, è banale.

Non sono però affatto banali, anzi sono state almeno per me davvero illuminanti, le spiegazioni che Laborit dà ai comportamenti dei protagonisti del film.

Vorrei scriverle queste spiegazioni ma sarebbero il vero SPOILER del film, ovvero, se vi dico chi sono i 3 cosa fanno e che succede non sto spoilerando, non per questo tipo di film. Ma se vi dico perché si comportano così beh… lasciate che sia Laborit a farlo.

Il film è anche molto divertente, si veda a tal proposito l'immedesimazione dei personaggi coi loro miti d'infanzia, Depardieu con Jean Gabin, ad esempio e anche qua, come sempre del resto, anche lui è "la somma degli altri" e quindi anche lui è un po' Jean Gabin...

Il film, inoltre, ha un buon ritmo ed è ottimamente recitato, non pesano affatto le due ore e anzi, nella seconda parte, quando Laborit tira le fila e riprende le vite dei tre e dunque rivediamo in flash-back cosa hanno fatto, il film accelera e sorprende una volta di più.

Mon uncle d'Amerique, lo zio d'America ...l'America? non esiste, ci sono stato...

Da non perdere, da vedere e rivedere.

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