Son dovuti passare 15 anni per riascoltare una qualche novità di Alan Parson, leggendario sound engineer dei Pink Floyd e soprattutto creatore del mitico Project insieme allo scomparso Eric Woolfson che produsse capolavori tra gli ‘80 e i ‘90 come Eye in The Sky, Pyramid, I Robot (capostipite di un genere electro-pop) e tanti altri album che gli amanti del genere ricordano come pietre miliari di un genere contaminato dalle tante sfaccettature musicali che componevano il patrimonio musicale di Alan e Eric.
The Secret, album di inediti che esce nell’Aprile del 2019 è forse il commiato di un artista geniale ma inscindibilmente legato a linee melodiche e soluzioni armoniche ormai fissate nel tempo passato che però soddisfano appieno i nostalgici del genere e anche chi tenta un primo approccio a questo mondo che racconta molto di tanta musica prodotta in seguito al periodo d’oro.
In questo album molte le ballad old style, gradevoli oltremodo e non abbastanza invece i brani caratterizzati da incalzanti ritmi elettronici cui il duo Parson-Woolfson ci aveva abituati.
Gli interpreti, voci morbide cui si aggiunge quella di Parsons, danno nell’insieme l’idea di un prodotto senza tempo ma addolcito comunque dagli anni passati che appagherà coloro che c’erano già all’epoca e incuriosirà chi si accosta ad un vintage nuovo di zecca, immergendosi in orchestrazioni importanti ed elaborate che hanno oniricamente ispirato molti “melodics” per trent’anni.
Buon prodotto, in definitiva, per chi ama il genere e una piacevole scoperta di un passato glorioso che ci saluta, incasellando forse l’ultima pietra in una costruzione musicale che resterà e resisterà comunque come un caposaldo del pop.
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