A 50 anni dal suo esordio prog con Aria e a 19 dal suo ultimo album in studio Sott'acqua, torna a sorpresa Alan Sorrenti, con un album che non è il revival di sé stesso ma è proiettato nel futuro.
Oltre la zona sicura, contenente nove brani inediti, è un titolo che è un programma, ovvero andare oltre la sicurezza del suo passato, soprattutto di quello commerciale che con pezzi come "Figli delle stelle", "Tu sei l'unica donna per me" e "Non so che darei" ha dato al suo autore fama imperitura.
I primi tre brani sono leggeri e dance, e siamo in generale su un buon livello. "Giovani per sempre" ha anticipato l'uscita dell'album, "Oggi" e "Pura vida" mantengono allegria e la voce di Alan, a 71 anni, si muove ancora bene col suo timbro ormai caratteristico.
Con i secondi tre brani entriamo invece in un clima più serio, e la title-track, nomen omen, sfiora la sperimentazione uscendo appunto dalla "zona sicura". "Naufraghi in fiamme" e soprattutto "Luce magica" sono decisamente piacevoli. È un Alan Sorrenti al tempo stesso rinnovato ma riconoscibile.
Arrivano poi tre brani di buonissima caratura, oltre che diversificati: "Greta", dedicata a Greta Thunberg; "Inversione di tendenza", godereccia e spassosa; e la conclusiva "Gli altri siamo noi", che non è una cover di Umberto Tozzi ma un bel brano, profondo e cantato benissimo, che è solo omonimo del successo del cantante di "Gloria".
Oltre la zona sicura merita senz'altro tre stelle, riporta il suo autore dopo quasi un ventennio sul mercato discografico, dimostrandone ancora la voglia di stupire con una voce ancora in forma e suoni e tematiche a passo coi tempi.
33 minuti di musica onesta e pulita, uscito anche in 33 giri. In copertina si intravede un punto interrogativo dall'occhiale di Alan, che ben spiega lo spirito del progetto.
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