'Cercami nel cuore della gente' è un'album maturo, raffinato nella musica in stile classico, e anche nei testi, che rispecchiano fra l'altro la grande fede di Albano, e l'attacamento alla terra dov'è nato..

'Nel perdono' scritta da Renato Zero è un elogio alla musica italiana: angelica, composta da brevi strofe con lo stesso intervallo, e Albano canta a briglia sciolta (da quando non deve tenere il passo con Romina Power) e può inseguire miti come Cocciante o Ranieri,  soprattutto nel ritornello dal sottofondo di cori, che dividono il compito con archi e piano.

'C'est la vie' è una bella canzone in rima, sempre di stampo classico, ma contenente anche chiatarra elettrica, il suono è vivo e frizzante, i testi poetici e sentimentali suggellati da begli acuti; così come 'E se tornerà' che esprime appunto la sua fede, su un sottofondo questa volta funk, e dal bellissimo ritornello in acuto rivolto a Gesù: 'E nei campi biono cresce il grrano, pane fresco ancora si farà, se nel mondo torna, io da uomo aspetto, e del vino in fresco gli terrò. Nelle mani preghiere non ne ho, forse il tempo non ne ho avuto mai, ma anch'io ho scavato nel suo giardino, e la fronte lui mi asciugherà'.

Segue una canzone più riflessiva e nostalgica e autobiografica: 'Coraggio e vai', su un sottofondo da parata, con vari cori, e partiture sempre classiche, mi sono piaciute soprattutto queste strofe: 'Quant'è costato al cuore l'antico errore, che scambia la bellezza per amore' dove si fa sentire molto anche l'accento di Albano, che rende particolare la sua voce. La canzone seguente ha un'intro goove rockettaro, infatti pur essendo lenta le linee della voce esprimono amore e risentimento verso una donna, che dovrebbe essere Romina, stando alle dichiarazioni. L'atmosfera sentimentale si dilegua per lasciare nuovamente il posto alla poesia cristiana di 'Roma, 2 Aprile, 2005' dedicata a Giovanni Paolo II, e dai testi molto belli e toccanti. La canzone successiva è 'I fiori del tempo' sempre improntata sul passato e i trascorsi; cambia il sottofondo che si fa molto dolce grazie ad archi e fiati che trainano bene la melodia simile ad una ninnananna.

Il disco procede poi con canzoni altrettanto belle e miscellanee, fino ad 'Ave Maria', che chiude il disco in modo lento e delicato e nuovamente toccante.

Personalmente considero questo disco come il riconoscimento definitivo di questo autore, senz'aggiungere altro.

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