"Angeli in blue jeans", pubblicato nel 1986, è l'album più patinato e adolescenziale di Alberto Camerini, nonché il canto del cigno della sua carriera mainstream. Nove canzoni più o meno omogenee, caratterizzate tutte da un recupero della chitarra elettrica (Camerini è un ottimo chitarrista) e più vicine al pop italiano. Alberto infatti qui abbandona da un punto di vista musicale le sperimentazioni elettroniche di "Rockmantico" e da un punto di vista musicale la favolistica e il carnevale, per dare spazio e testi più quotidiani e standard. Il risultato è un bel disco, godibile, atipico per quanto ci aveva fatto vedere Alberto fino a quel momento. Le canzoni come detto sono nove, con un lato a favoloso, con quattro bellissime canzoni: "Va bene così", la title-track "Angelo in blue jeans" (nella top 10 tra i 114 brani composti dall'Arlecchino elettronico), "Cuori senza rima" (con i "blue jeans" che ritornano e che ritorneranno in "Romeo"); "Monnalisa", con una delle musiche migliori del disco. Il lato b è ugualmente piacevole, con brani più consistenti come "Romeo" e "Storie così", mentre risultano un tantino meno riuscite "C'è una chitarra" e "Ti voglio". A chiudere il disco la canzone che ci riporta al Camerini teatrale e favolistico, "Bettina", un minuto e dieci secondi che non possono non far pensare a "Miele" o a "Rosabella". Come detto sarà l'ultimo album del Camerini da tv e classifiche, prima della depressione, della droga, del divorzio, e di nove anni che lo vedranno assente dalla produzione discografica.
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