Alberto Ginastera (1916-1983) viene unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi compositori dell'America-Latina del XX secolo oltre che uno dei più interessanti dello stesso secolo a livello internazionale.
In questo disco del 2001 la Slovack Radio Simphony Orchestra diretta da Julio Malaval e il pianismo asciutto e impeccabile della concertista Dora De Marinis, argentina come la sua collega Marta Argerich, ci regalano una registrazione da manuale di due concerti per piano e orchestra del grande compositore argentino. Serialità, politonalità, procedure aleatorie, quarti di tono, assumono la connotazione di un neo-espressionismo, dopo i periodi "Nazionalismo obiettivo", e "Nazionalismo soggettivo".
Nel rispetto di una rigorosa strumentrazione classica mai del tutto abbandonata, Ginastera inserisce nel primo concerto elementi freschi e innovativi come cascate di ottave discendenti in un ordine seriale di venti note, blocchi accordali affidati all'orchestra, arpeggi discendenti e ascendenti di pianoforte con gradi di difficoltà ai limiti fisici dello strumento, la magia soprannaturale e fantastica delle Pampas argentine è applicata a intervalli cromatici e quattro pppp degli archi e degli strumenti a percussione. La violenza dei Gaucho e della tipica Malambo argentina è una esplosione cromatica di colori nei movimenti aggressivi come la Toccata concertata dove tutto l'arsenale percussivo dell'orchestra interagisce con il pianoforte ai limiti del parossismo.
Nel secondo concerto composto nel 1972, troviamo quattro movimenti alla ricerca di nuove forme sonore tra cui le 32 variazioni sopra un accordo di Beethoven basata sul quarto movimento della nona sinfonia, che diventa F-A-D-Cdiesis-E-G-Bb e C-Eb-Gb-Ab-B facendo derivare nuovo materiale armonico e melodico dalla trasposizione delle due serie, ognuna delle quali ha la sua propria caratteristica: tecnica per il pianoforte, tonale per l'orchestra, in uno scambio crescente e caleidoscopico di microtoni e timbrature tra orchestra e pianoforte.
Una pagina importante e significativa della evoluzione della musica classico/contemporanea del XX secolo, in uno dei suoi compositori più interessanti assieme ai Ligeti, Varese, Nono, Boulez, Messiaen, seppur nelle profonde differenze stilistiche e di linguaggio.
Franco De Biase
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