Solamente "Pensami", per questa volta.

“Nel mare azzurro dei pensieri tuoi”...

Un lento viaggio a vela, steso sul letto, all’interno di una stanza.

Con gli occhi fissi sul soffitto per non per perdere la direzione dei ricordi.

Una introduzione di chitarra, parole e schiuma di mare, sulla riva.

Poi si parte con un basso, al ritmo sincopato del battito di un cuore timido, indeciso, adolescente.

Poi la musica cresce poggiandosi su una brezza leggera, e si veleggia fino alla fine, passando da un coro di “mandolini” in festa, fino a un trionfo di “trombe”, come in un meraviglioso finale di film, epico e indimenticabile.

Chissà perché quando penso al passato mi viene in mente spesso il mare e la sua schiuma.

Sarà perché ogni Venere nasce dalla schiuma di mare, anche quelle sognate da ragazzino, con gli occhi del colore azzurro, e verde, del mare.

E le canzoni spesso si attaccano ai sogni, oltre che ai ricordi.

Semplicemente, e distrattamente, un capolavoro di Alberto Radius, come tanti.

Avrebbe meritato molto di più.

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