Alberto Sordi: Io e Caterina (1980)

"Ammazzale che forza, che bocche fameliche che ci hanno...E queste chi le ferma, queste non le ferma più nessuno..." afferma in una scena del film un Sordi allarmato e profetico di fronte a delle femministe americane presentategli da Rossano Brazzi nelle vesti di cicerone d'oltreoceano.

Femminismo e maschilismo in declino, esistenzialismo e fantascienza, crisi della coppia ed emancipazione della donna si stemperano in un film tra i più ambiziosi ed intelletuali della sterminata filmografia dell'Albertone nazionale. Anzi, qui sono diversi i riferimenti più o meno volontari a vecchi peplum mitologici e sci-fi: dal mito biblico di Adamo ed Eva, di Prometeo e Pandora, e sopratutto di Pigmalione e Galatea, con rimandi fino al Golem, a Metropolis o al Frankestein di Mary Shelley: e se volessimo fare un tuffo nel mare magnum delle belle lettere, possiamo trovare riferimenti non da poco ne L'Uomo - macchina dell'illuminista Julien Offray de La Mettrie scritta nel 1748.

Il personaggio principale del film è lo stereotipo del Sordi anni'70-80, il borghese cinico e machiavellico, realizzato nella propria professione, benestante, di intelligenza pratica, che cornifica la moglie senza tuttavia lasciarla... Enrico Menotti-Albertone, è un uomo decisamente maschilista, ad un certo punto del cammin di nostra vita decide di chiudere con tutte le donne del suo harem, fatto di mogli in crisi d'identità, amanti deluse e servitù ribelle: con il tipico cinismo italico Sordi estremizza le pose gladiatorie del mandrillo italico tutto casa-lavoro-moglie-amante, dando un calcio in culo a tutto e le donne del suo gineceo difendendosi dalla presa di coscienza del woman power, dal femminismo montante. La soluzione futuribile è in questa donna-oggetto/vestale elettronica del focolare, Caterina, capace di tutte le funzioni di casa, cucina, lava, stira e riesca addirittura a parlare e provare emozioni ...programmate. Enrico alla fine si ritrova abbandonato da moglie e amanti varie, per restare solo con il suo robot, che nelle rotelline del cervello possiede un'auto-elaborazione umanoide ideata dai suoi geniali programmatori, e ha scritta nei suoi circuiti elettronici una rapida evoluzione, che sfuggirà di mano ai suoi padri ingegneri -nonno Asimov compreso: da macchina arriverà a sentirsi una vera donna, come se ci fosse un ghost, un fantasma, nella macchina: "Io amo, quindi io esisto" sarà la rivoluzione cartesiana della donna-robot. Il protagonista pensava di aver trovato l'uovo filosofale e la novella Eva, e invece è il robot che lo chiude in una gabbia dorata ripetendo in chiave moderna il mito di Epimeteo-il fratello tardo di Prometeo e della creazione della prima donna, Pandora.

Sordi insieme allo sceneggiatore Sonego ipotizza che i robot un giorno avranno sensibilità quasi umana per la musica: il robot-domestica Caterina tra le sue varie mansioni è incaricata di mettere dischi per la delizia del suo padrone ogni sera che torna dal lavoro; l'automa per un processo di imprinting si affeziona al primo brano che gli viene fatto mettere sul piatto dell'impianto hi-fi: è un valzer che richiama le danze delle astronavi di "2001 Odissea nello spazio". Sordi, scapolo notorio pure nella vita ride amaro della sua scelta finale per la donna-androide. Tutto è molto curato, le scenografie, l'arredamento, le luci, la splendida colonna sonora di Piero Piccioni, la pleiade di attrici - Edwige Fenech, Catherine Spaak e Valeria Valeri e un Rosssano Brazzi amerecano e vitaminizzato - e la stessa Caterina, robot dall'incarnato grigio e inespressivo e gli occhi psichedelici, è uno strano ibrido tra la donna robot di Metropolis e un'austera statua di dea greco-romana.

Nel Dvd di questo film vi sono pure diverse scene uncutted. Intanto il futuro annunciato nel film si sta realizzando: per chi crede nell'evoluzione darwiniana, o ad Asimov, e allo stesso tempo ha ancora il desiderio non soltanto di scoprire le profonde radici individualistiche dell'Enrico che è in ognuno di noi, ma anche di replicare quell'ego tanto combattuto nell'essere ideale, sovrano dei nostri sogni, ossia la Caterina-Donna Oggetto=Donna Perfetta, beh visiti questi siti e sarà accontentato.

http://www.androidworld.com/prod19.htm

http://www.perfect-woman.com/

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