"Brave New World Revisited" [tradotto come "Ritorno al Mondo nuovo"] è un commento che Huxley rivolge nel 1958 al proprio notissimo romanzo del 1932 ["Brave New World", appunto]. Con occhio attento, l'autore ritorna sui propri passi per verificare in quale misura le estrapolazioni che aveva posto in essere oltre venticinque anni prima avevano effettivamente colto nel segno.
Ovviamente, tanto "Brave New World" quanto "Brave New World Revisited" risentono dell'epoca nella quale sono stati scritti, né potrebbe essere diversamente. Particolarmente "Brave New World Revisited", scritto negli anni in cui imperversava la Guerra Fredda (pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, un'epoca in cui Huxley aveva ormai approfondito notevolmente il proprio rapporto con la realtà statunitense), manifesta in modo quanto mai evidente l'opposizione netta nei confronti di quello che era uno spauracchio molto radicato nell'intero mondo occidentale capitalista: l' "Altro da sé" che si concretizza nella duplice figura dello sconfitto nemico rappresentato dall'asse Berlino-Roma-Tokio e dei contemporanei Paesi ad economia comunista. L'evidente scelta di campo di Huxley, spesso persino stucchevole nella sua insistenza, dimostra che egli stesso, nonostante la sua acutezza d'uomo di genio, non poteva essere del tutto esente dall'effetto della intensa propaganda di quegli anni.
Un altro elemento che Huxley non si dà pena di celare, è un marcato moralismo. Anche in questo caso, non è difficile scorgere i segni di un'epoca ormai abbastanza lontana da poter essere da noi valutata con efficiente distacco. Proprio la trasparente evidenza di questa impostazione moralista, paradossalmente, ne neutralizza l'effetto, consentendo al lettore di separare facilmente le osservazioni "universali" dalle valutazioni "personali" dell'autore.
Nonostante quanto appena rilevato, il valore dello scritto di Huxley (epurato dagli effetti della contingenza del momento nel quale vide la luce) rimane notevole ed ha molto da insegnare a chi non si fosse mai soffermato a riflettere sulle tematiche trattate. Certo, molte delle teorie esposte risentono ormai del segno degli anni, ma si tratta di una senescenza dignitosa, che lascia intravedere per il futuro un ancora lungo periodo di vigorosa salute.
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