Nella nuova raccolta di racconti di Aleister Crowley I ramoscelli d’oro pubblicata da poco dai tipi di Arcoiris il grande Franco Pezzini nell’introduzione scrive, a proposito del racconto qui contenuto La pietra di Cibele, che “Il ritorno del dei pagani è del resto un topos letterario a cui il ruolo profetico consacrato per Crowley dalla rivelazione del Cairo (il Libro della Legge presuntamente trasmessogli appunto da un messaggero del dio egizio Horus, 1904) offre sostanza anche esperienziale”. La tematica del ritorno degli dei pagani fa parte di tutta la letteratura romantica e fantastica di fine ‘800 e inizio ‘900. Impossibile in questo senso non citare Arthur Machen e il suo “Piccolo popolo” che si ricollega al paganesimo celtico. Oppure il romanzo capolavoro di Jean Ray Malpertuis. Ma il neopaganesimo continua ancora oggi ad avere la sua influenza in diversi settori. In ambito musicale in particolare tutta la scena del cosiddetto folk apocalittico è sempre stata attratta dal paganesimo. I primi Current 93, soprattutto all’inizio della loro carriera, erano devoti e seguaci di Crowley. Il loro nome deriva inaftti da The 93rd Current, definizione della religione Thelema, la filosofia elaborata dalla Grande Bestia all'inizio del XX secolo. Ma andrebbero ricordati anche i Death In June che lo hanno citato nell’album “The World That Summer” riportando la celebre frase "Love is the law, love under will".
I ramoscelli d’oro (Golden Twigs) si differenzia però dalla precedente raccolta della stessa casa editrice I racconti della bestia dove il materiale era stato assemblato in maniera disparata. Si tratta in effetti di un’antologia tematica che ha visto la sua prima pubblicazione nel 1988 e che è palesemente ispirata a Il ramo d’oro (The Golden Bough: A Study in Magic and Religion) di James G. Frazer (1854-1941), un’opera di importanza cruciale per quanto concerne l’antropologia culturale e la storia delle religioni. Il ramo d’oro viene anche citato nel racconto di H.P. Lovecraft Il richiamo di Cthulhu.
La prima stesura risale al 1916 (in cui Crowley si firmava Mark Wells) per la rivista statunitense “The International”. Il progetto prevedeva la pubblicazione nel 1930 ma si arenò. I ramoscelli d’oro comprende 8 racconti. La base della teoria di Frazer è che le credenze arcaiche di popolazioni diverse “presentino documentabili contiguità tra loro e svelino tracce persino nel folklore di casa” come scrive sempre Pezzini che giustamente fa anche notare come gli studi dell’antropologo scozzese abbiano influenzato il genere cinematografico del Folk Horror il cui capolavoro è il film The Wicker Man (1973) di è.
L’iniziale Il re del bosco (The King Of The Wood) è la storia maggiormente connessa algi studi di Frazer. Il tema centrale da cui si sviluppa Il ramo d’oro dell’antropologo scozzese riguarda la vicenda del Rex Nemorensis, sacerdote di Diana nel tempio di Nemi, sopravvivenza di un antico culto all'interno del contesto storico dell’antica Roma. Crowley è abile, nel riproporre la vicenda nn cui il re del bosco di Nemi sarà sacrificato, nell’usare simboli oscuri e molto forti. La pietra di Cibele è il racconto forse migliore. La dicotomia fra fra cristianesimo e paganesimo è alla base di questa corrusca storia. Viene qui rievocato l’antico culto della dea Cibele che viene risvegliato, tramite una pietra nera, dalla protagonista femminile Cotys che finirà con il trasformarsi in una crudele sacerdotessa sottomettendo i sacerdoti del culto cristiano. Suo cugino Claude de ha invece tutta l’aria di essere l’autoritratto dello stesso Crowley.
Notevoli anche La messa di Saint Sécaire, una cupa storia di magia nera (dove viene crocifisso un rospo) molto “crowleyana” influenzata da Là-bas di J. K. Huysmans, e Il Dio di Ibreez dove si parla della sacerdotessa vergine Krasota che, dopo avere addomesticato il re El-Gebel, si suiciderà attraverso il rituale della lucidità erotocomatosa (Eroto-Comatose Lucidity), una pratica sessuale dell’Ordo Templi Orientis (l'organizzazione religiosa di cui la Bestia 666 faceva parte).
Crowley non era un grande scrittore ma questi racconti sono ancora oggi pregni di un particolare fascino perverso. Sono sicuro che i pochi decadente che sono rimasti sapranno apprezzare.
Aleister Crowley – “I ramoscelli d’oro” – 229 pagine – Edizioni Arcoiris – Euro 14 - 2021
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