Le luci soffuse lanciano i bagliori di una Barcellona in bilico tra la vita e la morte: da una parte i turisti e la loro curiosità, dall'altra la sofferenza dei disperati e del lavoro nero, che proprio in questi giorni torna prepotentemente a galla con la tragedia di Barletta.

Una città viva in ogni sua forma: Uxbal (Javier Bardem), è un prodotto della società malata che si riflette in Barcellona. Vive in una casa disastrata, con la paura perenne di non poter soddisfare i suoi due figliuoli, a causa di un lavoro incerto e pericoloso. La sua salute peggiora di giorno in giorno e sua moglie è mentalmente instabile. Vede scappare pian piano tutto quello che gli sta intorno e la sua paura aumenta.

Alejandro Gonzalez Inarritu: molti lo ritenevano morto dopo che il suo fido sceneggiatore Arriaga lo ha abbandonato. La maggior parte dei critici attribuiva la riuscita dei suoi film non tanto alla bravura registica di Inarritu, quanto alla capacità di raccontare di Arriaga. Se a qualcuno serviva una risposta sulle reali capacità del cineasta messicano, Biutiful è una risposta addirittura troppo forte. Questo perchè il film di Inarritu, lancia dei segnali che ormai, seppur entrati a far parte della vita quotidiana, sconvolgono per realismo e autenticità. La paura del giorno dopo è quella degli emarginati che non sanno cosa aspettarsi dal domani, ma che si adoperano per accettare questa condizione di vita. Una realtà che si è ormai largamente diffusa, tanto da toccare quelle persone che soltanto alcuni anni fa si ritenevano serene.

I lunghi capelli e la barba di Bardem ci mostrano come le cose cambiano e quando lo fanno sembrano sempre andare per il verso sbagliato. La malattia che avanza, il timore verso un mondo che fagocita le persone e in cui Uxbal deve crescere i propri figli. In tutto ciò un lavoro contraddittorio che lo porta ad utilizzare degli immigrati: eppure la consapevolezza delle sue difficoltà, le stesse che subiscono queste persone, lo portano ad aiutarle, fino ad una scena che deflagra la carne nella sua semplicità: il dolore più grande sta nel pensare che di realtà come quelle analizzate in Biutiful ne esistono a miglialia in tutte le parti del mondo.

Gente sfruttata, sola con se stessa: difficile accettare una società del genere, difficile fare il padre conoscendo già il proprio epilogo. Il destino...

Carico i commenti...  con calma