Era destino. Ascolto un brano alla radio, mi piace. Lo cerco su internet, lo scarico: bello. Qualche mese dopo sono da Feltrinelli, devo cercare un gruppo che non esiste, magari me lo sono sognato: "Ultraviolet".. Guarda.. Hanno ristampato il primo dei Tangerine Dream.. Però il vinile aveva tutto un altro fascino.. Mi metto a cercare Can, Amon Düül, ma anche una cosa assurda di Maria Callas e un altro disco di una specie di eunuco con la voce angelica che cantava nella cappella sistina negli anni 40': introvabile. Ma un cd lo devo comprare, quello che avevo ascoltato alla radio..: "Pictures" di Alessandro Esseno. Devo scavare, andare nel profondo, questo artista mi interessa, non stà da nessuna parte, però non riesco a liberarmi dalla sua musica.. Sono a casa. Confezione elegante, semplice, partono i brani..

E' passato un anno e mezzo. lo ascolto quasi tutti i giorni. Devo essere impazzito. Come faccio a passare da Rage Against the Machine, Massive Attack a Esseno? Eppure.. C'è una magia, una forza, un energia, a volte mi accompagna durante la giornata mentre vado al lavoro, quando sono seduto sul carro bestiame della Metro.. Devo studiare, voglio pubblicare la mia prima recensione su DeBaser, sento di dover comunicare qualcosa.. Si, ma come si fà a non essere banali?.. Da qualche parte però devo iniziare..

Purezza: il prino aggettivo che mi viene in mente da accostare a questo disco. Ma anche forza. Percussioni sonore, loop della mano sinistra come mulinelli mentre la destra fà qualunque cosa, vola. Profondità di linguaggio e di pensieri. Iper-tecnicismo però al servizio dell'arte, Malmsteen non mi è mai piaciuto.. Mi riconosco in questo viaggio interiore che propone Esseno; leggo alcune sue interviste e rimango colpito da alcune parole: "evolversi spiritualmente.. cellule sonore dotate di vita propria.. frequenze vibratorie..". Sento tutte queste cose in "Pictures", un disco suonato con il pianoforte.. Mi ha catturato. Ormai sono posseduto da questa musica, indipendentemente dal suo autore/esecutore.. Un artista divers, davvero differente in un panorama sempre più ignobile e consunto. Mi perdo in alcuni lavori di Cage, Ligeti, Reich e poi ritorno a Esseno, mi dà gioia ma anche speranza, domani può succedere di tutto, la vita può cambiare.. I brani si sussegono come forme naturali in continua trasformazione; malinconie, ideali abbandonati e poi ritrovati, amori, delusioni, amarezze.. Un pianismo totalmente innovativo nella sua apparente, ma solo "apparente" semplicità.. Mi vengono in mente Keith Tippett o Lyle Mays, Bill Evans, Don Pullen, ma Esseno è un altra cosa ancora: soprattutto e sostanzialmente se stesso. "Onde" riesce a portarmi davvero molto lontano.. E poi "La mia libertà" con i suoi glissati e grappoli di note a cascata, "Cristalli sognanti" perfetta per un film di Andrej Tarkovskij.. Bellissima. E poi..

"Every picture tells a story" recitava un disco dei primi anni 70', ebbene, ogni brano di questo "Pictures" racconta qualcosa del suo autore ma anche di noi. Un disco che non può passare di moda perchè la moda è solo la cronaca dell'effimero, l'arte di Esseno si abbevera viceversa di silenzi e di suoni provenienti dalle nostre anime, oltre che dal cosmo che ci compenetra e pervade ogni atomo.. Una forma d'arte senza tempo. Un artista grande.

Carico i commenti...  con calma