Vi dico solo che il film comincia con l'arresto/presa in consegna da parte dei servizi di assistenza minorile del piccolo Jackson, avrà una decina d'anni, forse meno: ecco, ben 10 anni dopo (forse più) sia sua madre che il poliziotto/sceriffo autore dell'arresto, non sono invecchiati d'una virgola, non una ruga, non un pelo bianco, non si sono nemmeno cambiati vestito. Penso che potrebbe bastare così.

Peccato perché a tratti regia, scenografia e fotografia non m'erano apparse pessime, anzi, qualche spunto di qualità l'ho avvistato. Poi ci pensa la sceneggiatura a rovinare sempre il tutto, non fai in tempo a dire "oh, guarda che bella scena qui, che bel colore saturo questo corridoio" che succede puntualmente l'inverosimile, il nonsense che non affascina (si perché c'è pure quello che affascina).

A un certo punto l'infermiera inciampa durante la fuga e scivola precisa con la bocca sulla bocca d'un cadavere decomposto/mummificato (e sembra immediatamente San Valentino, ci scappano pure un indugio e un po' di saliva). Dunque: è già molto molto molto difficile che una cosa del genere, un tale fortuito combaciare possa avvenire, ma che possa farlo contro le leggi della fisica è impossibile, o forse solo stupido.

Lontanissimo (sebbene a mio parere molto spirato, ai limiti del plagio metaforico) dalla qualità creativa dell'Halloween - The Beginning di Rob Zombie, questo tentativo sbilenco di dare una 'provenienza', un prequel al noto personaggio di The Texas Chain Saw Massacre, spicca (oltre le immancabili teste) soltanto per essere crogiuolo di sangue, incongruenze, porchetta e castagnaccio.

Filmaccio.

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