Tornano quest'anno sulle scene gli Alexisonfire, dopo l'ottimo album "Watch Out!" che faceva parte di quell'ondata emo-core che tanto va negli ultimi anni. Al contrario dell'album precedente, questo dimostra molti cambiamenti da parte del gruppo, anche se sempre sulla stessa scia musicale.
Gli Alexisonfire si sono fatti strada grazie a "Watch Out!" che rientrava nella fascia emo-core moderna, anche se loro sono riusciti ad emergere, soprattutto tenendo conto che con "Crisis" gli Alexisonfire hanno dimostrato di aver talento, componendo due album che alternano melodia e aggressività tipica del genere.
L'album si apre con "Drunks, Lovers, Sinners And Saints", pezzo molto tirato che a tratti ricorda il rock più duro, si continua con due pezzi molto simili tra loro, "Keep It On Wax" e "You Burn First", quest'ultima con tanto di partecipazione vocale di Gared O'Donnell dei Planes Mistaken For Stars. Fin quà il disco risulterà veramente tanto differente da "Watch Out", facendo pensare ad un cambiamento radicale della band, non è cosi invece, quando si presenta alle orecchie un pezzo come "Mailbox Arson", canzone con uno spirito hardcore. Segue il singolo "This Could Be Anywhere In The World", che riporta allo stile di "Watch Out", cosi' come fanno gli altri rimanenti pezzi con ritmi serrati e veloci.
In conclusione, un album non ben definito, dove gli Alexisonfire "rischiano" un pò, cercando di cambiare le loro origini emocore, che poi (a mio avviso) fortunatamente riprendono nella seconda parte dell'album. Più che un album lo definirei un esperimento della band, secondo me riuscito, dove questi ragazzi acquistano una loro personalità rendendoli se vogliamo un pò diversi dalle altre band emo-core in circolazione.
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