Sabotage è un Hitchcock del ’36.
Alfred ha 37 anni, è reduce dal successo di Secret Agent, è già piuttosto famoso in patria. Curioso che Sabotage sia ispirato ad un romanzo di Joseph Conrad: “The Secret Agent” cioè con lo stesso titolo del film precedente, ma con esso non ha nulla a che vedere.
Sabotage è uno dei pochi insuccessi di Hitchcock, al botteghino fu un mezzo flop ed anche la critica storse il naso. Tuttavia, anche un icci minore si mette in tasca mezza cinematografia di genere e degenere (savasandir).
Quel mix ad orologeria di suspence, sorpresa, colpo di scena, umorismo, è unico e immediatamente riconoscibile. Ha tracciato un solco, nel genere giallo/comedy/thriller e nel cinema nella sua interezza, ancora profondo, netto e diritto. Tutti gli altri in scia, non conviene cercare nuove strade, il navigatore indica sempre questa.
Verloc è il proprietario di un cinema ma è anche immischiato in loschi affari, roba di attentati, sabotaggi. Miss Verloc è la moglie, giovane e assai graziosa. Di lei si invaghirà il fruttivendolo adiacente il cinema, che non è un fruttivendolo, è Ted Spencer, agente di Scotland Yard sulle tracce di Verloc.
Non ci si annoia mai nei 75 minuti di questo cortolungo/lungocorto (metraggio). Trovo straordinario come Hitchcock riesca a rendere leggera la tragedia e più incisiva la battuta (fate attenzione ai dialoghi, certe arguzie non le fanno più), l’intermezzo “comico” che sembra solo di passaggio e invece è corredo, agghinda, imbellisce e definisce. Senza questo aspetto, non potremmo parlare di Hitchcock, sarebbe solo un (buon) film come tanti altri.
Ad ogni modo, Sabotage, sebbene meno “fortunato” rispetto ad altri e forse meno amato finanche dallo stesso Hitchcock - che ebbe a dire che se avesse potuto rifarlo avrebbe cambiato due o tre cose – resta un esempio di cinema per il sapiente utilizzo degli ingredienti.
La perfezione stilistica delle immagini, l’utilizzo perfetto (dio che brutto termine ma non me ne vengono altri) della colonna sonora, il montaggio, la fotografia, le didascaliche sovraimpressioni, è tutta roba che ha fatto scuola ed in Sabotage sono presenti.
Non riesco a dire di più, sarà che con Hitchcock è così, dice tutto lui, tu devi solo guardare.
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