Ed eccomi qui, la mia prima recensione. Ho scoperto questo sito cercando una recensione di un album del mio idolo e cantante preferito, ovvero Alice Cooper. Ho avuto modo di leggere altre recenzioni su Alice e ho visto che non tutti gli album sono recensiti. Quindi da bravo fan, oggi porto la mia recensione su un suo album, forse il più sottovalutato tra quelli di Alice Cooper: "Flush the Fashion".

"Flush the Fashion" ebbe luce nel 1980, anno in cui nacque la cosidetta New Wave, e dopo il buon "From the Inside" datato 1978; Alice Cooper prova a cambiare stile musicale e sforna questa gemma semi-sconosciuta.

L'album inizia con "Talk Talk" da cui si capisce subito un cambio di stile dovuto alla presenza di tastiere e sintetizzatori. La canzone non è male ma non è poi un granchè in fine...Tutt'altro discorso per l'eccellente "Clones" anche qui troviamo una forte presenza di tastiere, con questo pezzo Cooper ci regala un vero e proprio capolavoro a mio parere (fu girato anche un video musicale dove troviamo un Alice Cooper scheletrico e sofferente a causa dell'alcolismo). Si prosegue con un'altra perla: "Pain" una ballad eccezzionale, con un esecuzione musicale a mio parere perfetta, in cui Alice sembra quasi esprimere il suo dolore dovuto alla dipendenza dall'alcool che ebbe fortunatamente fine nell'83 (la canzone la possiamo trovare in versione live nel film "Roadie" dove lo si può vedere ancora una volta in pessima salute).

Il disco procede con la texana e allegra "Leather Boots" brano molto veloce (dura all'inicirca 1 min.) La quale fa da introduzione a "Asprin Damage" forse la meno coinvolgente del disco in cui Alice parla delle droghe: "Asprin Damage, asprin damage! Kill the pain but destroy the Brain.."

Proseguendo ci troviamo all'ascolto di "Nuclear Infected" che inizia con un riff di chitarra molto graffiante e aggressivo per poi spostarsi su melodie più "allegrotte" come sempre tra le onnipresenti tastiere, un buon brano anche se non riesce a entusiasmare del tutto. Con "Grim Facts" invece, abbiamo un buon pezzo molto piacaevole da ascoltare, una canzone con un bel ritmo carico e energico. Le restanti "Model Citizen", "Dance Yourself to Death" e la finale "Headlines" non aggiungono niente di nuovo e speciale all'interno del disco (la migliore delle 3 a mio parere è "Dance Yourself to Death).

In coclusione si può definire questo "Flush the Fashion" come un esperimento riuscito da parte di Alice Cooper anche se non del tutto,dato che non tutti i pezzi sono eccellenti. Anche se questo disco non è la perfezione e non il migliore di Cooper ne consiglio vivamente l'ascolto, perchè contiene pezzi veramente validi e belli. Voto 3

Spero che questa mia prima recensione vi sia piaciuta e scusate se non sarà "il top" ma ho cercato comunque di fare del mio meglio.

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