Crudo, emozionante, tossico... e soprattutto grunge al punto giusto!
Staley, Cantrell, Starr, e Kinney il 30 Luglio 1996, sul palco di MTV, concepiscono l'Unplugged piú bello della storia della musica grunge! Non ci sono Nirvana che tengono! Questi sono gli Alice In Chains!!!
Un disco che ha tutto... semplicemente bello!
Un lavoro acustico come pochi, sul quale potremmo buttar giú svariati aggettivi e situazioni d'ascolto: un disco per sognare, per rilassarsi, per viaggiare dopo un joint, per capire che cosa era il grunge, quello vero, quello nato a Seattle.
Chitarre "limate", batteria "asciutta", basso "cavernoso" e una voce unica al mondo come quella di Layne Staley, roca, aggressiva, da tossicomane, calda... un grande gruppo, che per vari motivi di droga, che hanno portato alla morte il cantante, si è dovuto sciogliere, lasciando il segno in una generazione "ribelle" nata agli inizi degli anni '90.
Le traccie piú belle sono sicuramente l'indimenticabile "Heaven Beside You", la stupenda "Rooster", la buia "Down In A Hole" e "Would?", con il suo potente giro di basso che ci introduce la voce "persa" di Staley.
Da lodare anche le esecuzioni di "Sludge Factory", dove Layne sembra essersi fatto una dose prima di impugnare il microfono, "Frogs" con il suo arpeggio iniziale di chitarra stile horror eseguito in maniera magistrale, "Over Now" che sa molto di contro, e "No Excuses", alla fine della quale gli "incatenati" ci regalano il riff iniziale di "Enter Sandman" dei Metallica.
L'ultimo, stupendo, imperdibile capolavoro degli Alice In Chains, con una scaletta da Greatest Hits.
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