Non amo le raccolte, e tantomeno se si tratta di cover, ma stavolta mi sono concesso un'eccezione: Alice canta Battiato, reinterpreta alcuni tra i brani più famosi (e non) del cantautore siciliano. Adoro Battiato, e adoro fare le sue cover alla chitarra, e ho capito una cosa: Battiato è uno dei pochi cantautori italiani davvero difficili da interpretare bene solamente strimpellando gli accordi e cantandoci sopra, Battiato è unico, nello stile e nel timbro vocale, e se vuoi cantare un suo pezzo non devi assolutamente cercare di imitarlo, anzi più ti allontani da lui meglio è.

Alice ci riesce molto bene, usa la sua spendida voce (unita ad una tecnica impeccabile) per interpretare le canzoni di Battiato, spesso arrangiate utilizzando un tappeto sonoro molto più elettronico dell'originale: si ascolti "Summer On A Solitary Beach", in una versione rallentata e maestosa, e "Gli Uccelli", sempre sullo stesso filone.

Molto particolare e adatta alla voce di Alice anche "Luna Indiana", gioiello nascosto ripescato da L'Era Del Cinghiale Bianco, e pure "Prospettiva Nevski" riesce quasi a essere all'altezza della magnifica ballata di Patriots. Altri momenti salienti? La movimentata apertura di "Chan-son Egocentrique", "Mal d'Africa" e la celeberrima "I Treni di Tozeur", che forse avrei preferito sentire nella versione originale in duetto (qui canta soltanto Alice).

L'unico neo forse è l'interpretazione, angelica e suadente, ma che alla lunga può stancare: in ogni caso l'originalità di Battiato e l'inserimento anche di alcuni pezzi meno famosi tutti da scoprire rendono questa raccolta davvero godibilissima, una celebrazione dell'estro del cantautore siciliano e dell'eccezionale voce di Alice.

Carico i commenti...  con calma