Quattro quarti
Un titolo profetico quello scelto da questa band napoletana, tra le più importanti della realtà nostrana dei tanto bistrattati anni '90. Non sono stati in molti a decidere di unire la tradizione campana, il trip hop, la world music e il dub creando un sound che è stato una vera e propria manna dal cielo.
La loro dimensione non è facile da descrivere, ma è sicuramente qualcosa che già dal primo ascolto coinvolge di brutto. Dall'EP "Figli Di Annibale" fino al primo full-length "Animamigrante", per poi arrivare a "Sanacore" e a "Lingo", è una continua evoluzione caratterizzata da un'atmosfera di gioia, di allegria, di riflessione, ma anche da melodie mai stancanti, mai ripetitive, mai preconfezionate.
1999: anche stavolta non si scherza. La pubblicazione di "4/4" fa capire quanto questa band era instancabile ai tempi.
Battiti, suoni, voci, strumenti, programmazioni... tutto è configurato nel modo giusto, senza sbavature. Il tutto proprio attraverso l'apparentemente semplice formula dei quattro quarti.
I "4/4" del titolo sono le ritmiche predominanti di quasi tutto il lavoro, il suo nucleo. Ma sono anche le quattro menti che si nascondono (o meglio nascondevano... visto com'è andata a finire dopo il 2002) dietro il progetto Almamegretta: l'ottimo Raiz alla voce, il dinamico Gennaro T. alle pelli, Paolo Polcari alle tastiere e un genio incompreso (e purtroppo dimenticato) di nome D.RaD (al secolo Stefano Facchielli), autentico manipolatore sonoro, "deus ex machina" delle programmazioni.
Come degli abili cuochi, gli Almamegretta riescono a far convivere allo stesso tempo reggae ("The Cheap Guru", accanimento verso i finti santoni), drum'n'bass ("Mbikili", caratterizzata da una grancassa che colpisce dentro nel vero senso della parola), rock-steady ("Sempre"), funky ("Camisa Doce"), addirittura rock ("Brucia", una delle loro più belle canzoni). Ma soprattutto emozioni, milioni, miliardi di emozioni ("Oreminutisecondi", "Venus", "Chi", ecc.) Non mancano gli ospiti, e stavolta sono Sainkho ("Sainkho's Blues"), i Leftfield ("Riboulez Le Kick", in seguito Raiz ricambierà per partecipare a "Rino's Prayer" nel loro album "Rhythm And Stealth") e riappare Dre Love per un piccolo cameo in "Figli Di Dio".
Ma soprattutto, dietro questi "4/4" c'è un solo risultato: 1. E allo stesso tempo, dietro questo 1 ci sono 13 tracce. 13 canzoni incisive, sincere, belle. Tutte da ascoltare e riascoltare.
Allacciatevi le cinture, questo viaggio merita di essere vissuto in prima persona almeno una volta nella vita.
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