La scelta di questo disco non è stata semplice. Praticamente mi piace tutta la produzione degli Almamegretta.
Alla fine ha fatto la differenza l'emozione del primo incontro, una sera, alla stazione marittima.

Animamigrante è un gran disco, già dal titolo.
Tutti i brani sono il risultato di un percorso audace, tra i vicoli della storia e le autostrade dei pregiudizi; tra il presente che non cambia e il passato che ritorna.
Sangue e Anima! Elettronica raffinata, dal reggae, al dub, ai ritmi tribali e sopra tutto la voce di Raiss: dentro quanto serve, fuori quando è necessaria.
È il vento del Sud, che soffia di notte e inquieta l'animo dei dormienti, lasciando l'inconfondibile segno del suo passaggio.

Un disco senza mezzi termini, paradossalmente chiaro per chi lo capisce e incomprensibile solo per chi non vuole capire.
A volte bisogna scegliere...

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