2006 - "DubFellas" l'ultimo straordinario progetto del gran gruppo partenopeo.
Siamo alla fine dell'ottobre 2004, in un incidente stradale viene a mancare Stefano Facchielli alias D. RaD colui che ha creato il dub-sound "Alma". Il gruppo praticamente disorientato e in procinto di un imminente sbandamento senza ritorno e immersi in un momento molto delicato come l'avviato tour invernale, riesce grazie all'affetto dimostrato dai fans a rimanere sorprendentemente in bilico e per rende omaggio al lavoro e all'impegno di Stefano, coscienti comunque delle enormi future difficoltà impegnative, decidono di portare avanti tutti i loro progetti.
Nasce "DubFellas", perché questo titolo? "Dub" perché sostanzialmente fa parte del loro DNA e nonché ossigeno vitale, suoni puliti, precisi, lineari, echi e ritmi rallentati, cadenzati al punto giusto, mentre "Fellas" perché hanno voluto rendere omaggio al Film di Martin Scorsese "Quei Bravi Ragazzi - Good Fellas" immedesimanti alla perfezione in scapestrati di quartiere, cresciuti insieme nelle esperienze lavorative e personali, a volte perdendosi strada facendo e riconciliandosi a tempo avvenire, ed è ciò che hanno voluto trasmettere anche attraverso il fumetto in copertina, caotica vita quotidiana immersa in un vicolo napoletano perfettamente centrato. Questo Album è stato totalmente inciso in casa e nel bel mezzo dei più totali andirivieni che possono esserci normalmente in un'abitazione molto frequentata e come per sfida, alla velocità del lampo, praticamente in meno di un mese, ma che dire del risultato? Grande e sorprendente, spesso le cose migliori si realizzano nel più breve tempo possibile e senza pensarci seriamente.
Almamegretta è uno dei gruppi italiani più genuino e innovativo a livello di sperimentazione per quanto riguarda musica e testi, fanno del "Dub" il fulcro antesignano dell'intero Album, visto che i brani sono principalmente strumentali, mescolanze tra origini mediterranee, funky, reggae, rhythm and blues e richiami arabi, come nella traccia d'apertura "Why Not" o in "Don't Say" e direi fantastiche, però a mio giudizio rimane insuperabile e prediletta "Hey Man". Sono nove tracce che mescolano suoni ipnotici con effetto di rilassamento totale e piena esteriorizzazione, che poi è la base del "Dub" ovvero l'arte del lento fluire in continua costruzione e distruzione e di una piacevolissima stucchevolezza, come in "Goin'Home" e "Zafra".
Quindi spazio alla più ampia e totale libertà creativa e coerente rinnovazione nell'avanguardia musicale oltre il tempo, ma senza mai dimenticare, anzi sottolineandolo, che tutto ciò che precedentemente hanno fatto dal 1993 al 2004 esiste e rimarrà scritto per sempre nella storia musicale italiana.
Lo consiglio a tutti gli amanti del "dub-soud" italiano a firma …. Almamegretta, imperdibile sempre se riuscite a trovarlo!
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