Sono quasi le due e mezza, mi trovo in un paese straniero ma il fuso orario qui non cambia. A cambiare e la tastiera per cui non vogliatemene per interpunzioni ed accenti mancanti.
Tutto quello che ho saputo fare qui e stato turbinare tra musei, cinema, teatri, concerti e donne di ogni dove. Adesso mi trovo nel lettone di una donna di qui. Se vi interessa lei dorme perche tra tre ore si deve alzare e parte per un viaggio di lavoro. Io sono nudo, non indosso niente, e mi sono guadagnato le sue chiavi di casa con poco sforzo per cui da qualche tempo ormai ho abbandonato la latrina condivisa con i tizi partiti con me per vivere in questa situazione davvero fantasmagorica: fai quello che vuoi ma quando sei libero torna qui e se vuoi fare qualcosa con me fammelo sapere ad ora di pranzo.
Ci penso e mi viene da ridere, non c e ipocrisia in tutto cio. Ci sono anche le stelle fuori perche si vive in alto, ad un piano alto ma non ai piani alti, ai margini della citta. Incredibilmente, a dire il vero, qui la citta finisce ed inizia un bosco abbastanza fitto di cerri che domenica pomeriggio abbiamo visitato facendo una lunga passeggiata mano nella mano, con le guance a fil di ultimo raggio di sole calante. Ad avere avuto qui il vespino, facevamo la coprertina del disco! Io da questo posto per ora me ne andro, perche in caso devo andare a dire in faccia all Italia che me ne andro anche da lei. Comunque fa un caldo che non mi aspettavo. So che giu il solito temporale ammazza gente mentre qui il tempo continua ad ammazzarsi da solo. Ci ho passato una estate e fa caldo anche dentro, ormai. Mi sono abituato a chiamarlo warm sensation, in inglese al pesto. Una estate psicotropa ed inebriante. Ci sono cascato, nei miei 18 anni, e devo dire che mi dispiace di essere cresciuto. Ci ho ripreso gusto con queste situazioni di precarieta sentimentale e affettiva e sessuale: un giorno sei di una, un giorno sei di un altra, un giorno sei proprio tuo e basta. E non si tratta solo di donne.
Beh, nel frattempo ha iniziato a piovere ed in tutti questi mesi e solo la seconda volta che la butta giu con una certa insistenza. L arrivo di questo preoccupante autunno, l incupirsi delle ombre notturne che riflettono guglie come mefistofeliche candele che sbrodano su se stesse, lo scemare dei turisti scemi e lo sciamare degli indigeni ad una certa ora verso le loro dimore dalle esili finestre bianche e dai fragili vetri, sensibili come la loro malcelata essenza, mi fa partire qualcosa dentro. So che questo caldo diventera freddo ma mi ci vorrei fare un bagno nel gelo, per provare com e, entrare di sabato notte in un locale chiuso, decadente e fumoso, pieno di femmine collose e di donne appiccicose che ti dicono che i loro uomini non le fanno ridere e che magari sarebbe il massimo se a casa avessi da fumare, bere e pure il disco giusto. Io a questa ho detto che il disco non l avevo mache sui vari youtube e bandcamp avevo da poco scoperto una cosa adatta a noi. Adatta a noi mi fa? Ci eravamo appena conosciuti, giusto una vita fa. Per andare a casa la cosa piu difficile da fare e riuscire a districarsi dal cocktail di liquidi alcolici, sudore, fumi da combustioni di differenti sostanze che rendono paludoso e lisergico l imbocco della strada giusta. Per andare a casa, la cosa piu difficile e pensare a quante volte hai gia fatto quella strada con quante storie diverse.
La casa ovviamente non le piace per cui io, inserito in quel contesto, devo sembrare ancora piu prezioso. Si beve e si fuma, si fa all amore dopodiche si parla con la musica in sottofondo. Ci si scopre simili e ci si chiarisce subito che siamo belli ma non durera. Mi arriva subito la proposta di cambiare appartamento ma non quella di cambiare musica. Dopo piu di due mesi stasera ci siamo ancora gustati lo stesso gruppo con il suo nuovo lavoretto. Alpaca Sports, dalla Svezia, un ragazzo che si chiama Andreas, la sua amica e tanti altri del suo giro. Con le loro quattro canzoncine sembrano aver tirato la linea e le somme tra come ci si deve sentire giu nel giorno piu buio dell inverno nordico e come ci si deve sentire su tipo il 21 di giugno a Goteborg, quando l ormone fa l ormone.
Ne viene fuori uno stato di incosciente sveglia, o di sballata inerzia, dolce e maneggevole, preciso preciso indie pop. Con tutti i richiamini albionici e non deol caso. Con le quattro strimpellatine semplici semplici piazzate pero li dove le relazioni umane sono border line, dove si rischia lo sconfinamento, che parti che ti devi solo acchiappare e poi ti ritrovi in qualche modo sotto. Ma e tutto sotto controllo, e tutto border line, non al di la. I tizi hanno prodotto due settepollici e quindi pochissima roba che pero vi invito ad ascoltare, cosi per dirmi che non ci ho capito un cazzo e per darvi la possibilita di svegliarmi dicendomi che piu che delle porcherie, sono sotto l effetto di una donna. Ma e lei ad essere sotto effetto di me.
In due, invece, interagiamo con gli zuccheri salini spacciati dagli Alpaca Sports, cosi vicini ad altri due nomi che ho rullato a lungo durante la mia estate: Seapony e Wild Nothing. E vengono fuori molecole sbarazzine, catene di qualcosa di cui non ricordo il nome - in chimica facevo schifo al mio cazzo stesso -, che mi spingono a pensaread un futuro roseo, si direbbe, ma in questo caso azzarderei arancio pastello tenue, un eterno spensierato tramonto, a farsi rincorrere dalla malinconia.
E lo so che lei mi seguira, che mi si fara come le pare e piace ma che prima o poi saro io a rifarmi lei, in un altra parte del mondo ancora. Per questo non sono mai stato turista qui, e per questo oggi ho contattato proprio Andreas grazie al quale, al mio ritorno nel paese della retorica a zolle, trovero questi quattordici pollici totali a farmi compagnia.
Qualcuno lo spieghi a lei che dorme e che mi fa pensare a quanto stupide siano i testi delle canzoni di Vasco Rossi sulle donne che dormono. Pare li abbia scritti il Mimmo - Verdone - di un film a voi tutti noto, che sicuramente non sara come quello della mia vita.
L esta prossima vado a caccia di Alpaca, per sport.
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