Con "Relaxer", terza prova in studio ed atteso seguito di "This Is All Yours" del 2014, gli Alt-J devono un po' decidere cosa fare da grandi.
Il disco precedente, arrivato dopo un esordio folgorante e pluriosannato come "An Awesome Wave", li ha spinti in vetta alle classifiche ma ha anche lasciato in sospeso qualche quesito, oltre alle precedenti certezze. Sound e arrangiamenti ovviamente impeccabili, ma anche un paio di passaggi arrotolati su sé stessi che fecero storcere un pochettino il naso.
Paure quasi interamente spazzate via con questo nuovo disco, prodotto da Charlie Andrew (produttore dell'anno per i Brit Awards nel 2016, in passato al servizio tra gli altri di Madness ed Eugene McGuinness) ed anticipato da ben tre singoli, diversi tra loro ma davvero validi.
Certo chi si aspettava il "Kid-A" degli Alt-J rimarrà fondamentalmente deluso: sì, l'opener (e primo estratto) "3WW" spiazza e si prende apertamente i propri tempi, a partire da una semplice partitura di chitarra che piano piano si arricchisce di sporadici rumorismi improvvisi e di un azzeccato alternarsi di voce maschile e femminile. Segue il bellissimo singolo "In Cold Blood", che prende le cose migliori della vecchia superhit "Breezeblocks", le destruttura impreziosendole con una struttura molto meno canonica, e chiude il cerchio con una bellissima sessione di fiati.
Anche "Deadcrush" sembra omaggiare lo stesso marchio di fabbrica, ma stavolta in territori electro soul. L'attesa cover del classico "House Of The Rising Sun" convince anch'essa, e anche in questo caso Joe Newman e compagni destrutturano e dipanano, aggiungendo però un nuovo verso scritto per l'occasione.
"Hit Me Like That Snare" è il pezzo rock che spezza il mood del lavoro, esattamente come "Left Hand Free" nel disco precedente, stavolta con meno attenzione alla forma e un maggiore gusto dello sghembo e dello stravagante. La parte uptempo finisce qui, per lasciare spazio ad "Adeline", con tanto di classico irlandese "The Auld Triangle" incorporato nella struttura, e la delicatissima "Last Year", prima della chiusura pomposa ed enfatica di "Pleader".
Un gran disco questo "Relaxer", che permette agli Alt-J di proseguire nel proprio percorso di crescita, con intelligenza e senza strafare.
Miglior brano: "3WW"
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