Sonorità solari, e 10 brani semplici ma dal sicuro impatto, per queste due ragazzine giamaicane (allora appena diciottenni), entrate negli amarcord del reggae grazie alla hit datata 1978 "Uptown Top Ranking", che insieme alla splendida "No More Fighting" costituisce il momento migliore di un album che pur mantenendosi sempre su dignitosi livelli reggae/pop, non riuscì a bissare il clamoroso successo del singolo trainante.
E se a guardarle, queste due racchiette, non si puo non pensare alle classiche losers di turno (immagine che paradossalmente sta tornando in auge attualmente, vedi Arisa e Susan Boyle), tutt'altro si puo dire delle loro doti vocali : canzoni quasi sussurrate, mai invadenti, che come la proposta musicale si affacciano quanto mai fresche ("They Wanna Just") e raggianti ("Oh Dread", "Jah Music"), particolarità senza dubbio apprezzabili da quella cerchia di appassionati abituati ai soliti negroni coi dread. Un disco che sa regalare persino momenti sofisticati e di discreto spessore come "Jah Rastafari" con il suo piacevole giro di sax, e "Make A Truce", dove spiccano le immancabili percussioni. Passano inosservate la noiosa "The West" e l'anonima "Sorry"; "If You Don't Love Jah" riesce invece a suonare attuale, anche a distanza di 30 anni.
Curati quanto bastano gli arrangiamenti, (ben 10 i musicisti coinvolti), ottima la produzione affidata a Joe Gibbs, il duo cesserà di esistere appena due anni dopo, e finirà ben presto sotto la catalogazione tanto cara agli inglesi One-hit wonder. Non certo un vanto per un progetto che poteva sicuramente dire qualcosa in più.
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