I misteriosi Aluk Todolo sono un trio francese di derivazione black metal.
"Occult Rock" del 2012 e una lunga estenuante corsa strumentale in un buio, maleodorante, stretto tunnel.
Non si vide in lontananza un puntino luminoso, la speranza di una fine e finalmente la luce.
Più si corre avanti e più cresce l'angosciante sospetto che non ci sia una fine. La luce è ormai una vaga speranza. Un lontano ricordo. Anche le ombre sono una speranza.
Sospetto che diventa certezza di una corsa senza fine in un desolato buio. Un buio tangibile che ci urla nella mente.
Un lungo urlo claustrofobico, morboso, che abbiamo già sentito nel più ripetitivo math rock dei Don Caballero, Shellac, ma ripetuto fini allo sfinimento, senza un barlume di umanità.
Un lungo urlo che abbiamo sentito nelle agonizzanti dissonanze chitarristiche dei Jesus Lizard, lame che lacerano la carne.
Nera opprimente, negativa psichedelia noise, figlia di un malato black metal.
8 lunghe tracce, sempre oltre i 10 minuti, martellanti progressioni, quasi insopportabili che implodono in un oscuro noise che toglie ogni residua speranza.
Un viaggio pericoloso ma dal indubbio malato fascino.
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