Sono passati tre anni da quando uscì il primo album, omonimo e bellissimo dell'allora sconosciuta Amalia Grè. Con questo "Per Te" forse riesce a fare ancora meglio. Disco dai toni jazz, ma neanche troppo, che al primo ascolto stufa un po', forse per colpa di due o tre pezzi un po' lagnosi e della sua voce, che per molti è tremolante e fastidiosa, ma se si trova la voglia di riascoltarlo le vostre orecchie ve ne saranno grate.
Si parte subito bene con le prime due tracce "Angel My Love" dal fine ritmo bossa nova e "Giardino Multirazziale", per poi cadere in una sorta di sonno noioso procurato da "Avvolgimi Amore" e "Quanto t'ho amato", cover dell'osannato pezzo di Benigni. Fortunatamente questi rimangono i due brani più brutti di tutto l'album e scivolano via senza fare troppi danni. Ci si sveglia subito grazie a "Forte Respiro", per me il meglio, canzone allegra e perfetta per la voce unica della cantautrice pugliese, con un tempo di batteria fine, essenziale ed efficace che rende il brano una vera perla. Ascoltare per credere.
Da qui in poi si vola via lisci con qualche pezzo piacevole e uno in particolare, "Peonia" che fa schioccare le dita in stile jazz-swing anni '60. Bellissime le canzoni che chiudono il tutto: "Ascoltami" e soprattutto l'indimenticabile "We Have All The Time In The World" interpretata in modo semplice e sensuale per una personalissima versione.
Amalia Grè, in un periodo di magra, ci regala un disco che si può tranquillamente comprare, senza paura di andare a parare sui soliti accordi. Chiaro: la sua voce o si odia o si ama, per qualcuno può anche essere fastidiosa, a me sembra sensuale e tranquilla, semplicemente piacevole. Tecnicamente non si discute.
Un disco da luci soffuse.
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