Siamo nel 1998, e due ospiti di un centro di disonticazzione di L.A. s'incontrano, si chiamano Martin Heacock e Chad Hanks ovvero voce e basso degli American Head Charge, s'impongono per la prima volta con questo CD autoprodotto (e forse a causa di ciò mixato alla cazzo di cane) di puro e grezzo industrial metal.

Si parte con la bellisima Reach and Touch canzone molto veloce. A seguire c'è Different poi Seamless e infine Fall che sono, a mio modesto parere, insieme a Pushing The Envelope, le migliori tracce dell'album.
Si denota una grande inventiva da parte di questo gruppo che caccia fuori sample come se fossero noccioline, ma a quest'album c'è qualche appunto da fare: il mixaggio fatto molto male che rende la voce del cantante, che fra l'altro non è niente male, quasi sommersa degli strumenti. Ma non mancano neanche degli episodi meno riuscito basti vedere, o meglio sentire to Taste Acid e la finale Pretty Face la quale chiusura dura di più della song stessa e sto fatto mi da non poco ai nervi. Tecnicamente non c'è da dire un granchè le linee di chitarra sono al quanto semplice a a causa del missaggio della batteria bene si sente solo lo snare.

Un album molto bello che mi piace molto per l'aggressività dei suoni e per l'uso molto esteso dell'elettronica delle canzoni di certo non è un MUST-HAVE ma merita di stare in ogni collezione di CD.

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