Gli Amethista, gruppo torinese al loro esordio, si presentano alla scena metal con "Realitale", album contenente sette gemme nere di black metal sinfonico dai tratti fortemente gotici. Il sound è orientato verso i primi Cradle Of Filth, e verso i primi Theatre Of Tragedy e Tristania. Vero tratto distintivo del gruppo è la voce della cantante Aeretica, capace di alternare voce pulita e lirica a ferocissime growl and scream vocals (e in più parti si ha la convinzione che a cantare sia un uomo).

Il lavoro, nonostante siamo davanti a un debutto, è ottimo, la produzione non è perfetta ma più che buona per sostenere le macabre melodie di cui il gruppo si fa foriero. Il tutto non stanca, anzi, appassiona ascolto dopo ascolto. Da segnalare inoltre gli splendidi testi a sfondo esoterico-mitologico, appannaggio esclusivo della singer. Come già detto il sound è un black metal ricco di tastiere caratterizzato da break gotici, parti parlate ed estremismi sonori. La prima traccia "The Whim Of Rha", concentra in 10 minuti tutti gli elementi del sound della band arricchendolo con melodie di stampo egizio ed un'atmosfera solenne e sacrilega al tempo stesso. Con la successiva "Invisible Queen" entriamo in una cripta ove figure incappucciate mormorano sinistre invocazioni. Orecchiabilissimo il ritornello che alterna taglienti scream alla voce operistica. "The Vice" si distingue per alcuni inserti power metal che rimandano ai Nightwish. "The Beast Within" invece è una sorta di semi-ballata in cui prevale la parte più dolce del sound con Aeretica che eccelle in espressività anche con uno stile più pulito. La canzone sfocia in "My Moment Is Eternity", breve intermezzo di tastiere su cui Ae. recita una sorta di monologo (a tal proposito consiglierei di migliorare la pronuncia inglese). "Soul's Vibrations" è il prezzo che preferisco, ti trasporta in un vortice macabro dove il reale e l'irreale si fondono portando l'ascoltatore ad un'estasi mistica o alla pazzia. Conclude la bellissima "Light In The Abyss", camaleontica nel suo incedere, il riepilogo ideale di tutti gli aspetti del sound, chiude un malinconico organo.

Consigliatissimo dunque a chi cerca atmosfere morbosamente oscure ma trascinanti. Unica pecca un artwork molto scarno (nemmeno un libretto vero e proprio ma una sorta di poster). Comunque un ottimo lavoro.

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