Probabilmente Ami Shavit non si può definire come un compositore vero e proprio. Il suo interesse per la musica risale tuttavia agli anni settanta. Contrario alla guerra del Kuppur, Ami Shavit fu comunque coscritto e costretto a prendere parte al conflitto armato conosciuto anche come "Guerra del Ramadan". Questa esperienza lo segnò psicologicamente e lo spinse a dedicarsi ancora di più ai suoi interessi di tipo speculativo in campo filosofico e tecnologico. Artista impegnato in campo multimediale e affermato professore di filosofia e arte, dal 1972 comincia letteralmente a collezionare sintetizzatori nella sua casa di Tel Aviv. Si interessa a quel metodo di intervento psicofisiologico denominato "biofeedback" oppure "retroazione biologica", considerando la musica come lo strumento attraverso il quale praticare questo tipo di intervento e per ottenere una tecnica meditativa capace di riconoscere e prevenire le alterazioni fisologiche alla base di condizioni patologiche e la loro conseguente riduzione/eliminazione. Il processo secondo le concezioni di Shavit si doveva definire in una rapporto direttamente proporzionale tra le oscillazioni sonore e le onde cerebrali definite come "onde Alpha", caratterizzate da una frequenza dagli 8 ai 13.9 hertz e tipiche della veglia a occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento.
Il risultato dei suoi studi confluirono nella produzione di una serie di composizioni minimaliste che ha denominato come "Alpha Mood". La sue sperimentazioni in campo musicale furono allora anche oggetto di diverse installazioni artistiche e furono anche pubblicate in edizione limitata di sole 500 copie che vennero diffuse esclusivamente da un piccolo negozio di musica di Tel Aviv, prima della riscoperta nel 2015 da parte della etichetta Finders Keepers, che ha provveduto alla ristampa del LP.
Concepito e realizzato in uno stato di totale isolamento per quello che riguarda la inesistente scena musicale di Tel Aviv, il lavoro di Ami Shavit è andato in larga parte perduto nel corso degli anni. Escluso il suddetto LP, un lungo lavoro di ricerca è riuscito a recuperare delle registrazioni sperimentali non datate antecedenti a "Alpha Mood" e che costituirono le basi su cui egli portò poi a compimento il suo lavoro. Queste registrazioni dalla durata totale di quasi trenta minuti sono finalmente state rese ora disponibili e pubblicate su LP sempre dalla Finders Keepers con il titolo "Neural Oscillations And Alpha Rhythms".
Chiaramente devoto a artisti come Tangerine Dream e al minimalismo di Philip Glass e con evidenti influenze di quei suoni dell'area mediorientale storicamente crogiolo e incontro di genti provenienti da ogni parte del mondo, Ami Shavit si può definire un compositore per caso e il cui lavoro preziosissimo sia sul piano musicale che concettuale, andato purtroppo in gran parte perduto, è stato fortunamente raccolto su queste due pubblicazioni e di cui questa seconda non costituisce sicuramente materiale di scarto, ma ulteriori consapevoli suggestioni e vibrazioni sonore sintetiche e argomentazione di carattere speculativo.
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