Dopo un fulminante inizio di carriera - "Bricolage" e "Permutation" sono due colpito-e-affondato firmati Ninja Tune - Amon Tobin ha già il suo bel popo' di riconoscimento, aiutato anche dai live, in cui opera più come DJ che produttore. Le sue musiche finiscono in tv, al cinema, sono remixate. Ma fortunatamente Tobin non è un, chennesò, un $inserisci-qui-musicista-che-si-sputtana-quando-lo-usano-in-uno-spot-bmw. Quindi il qui de-recensito "Supermodified" non è l'exploit commerciale di Amon Tobin, non è il momento che segna l'inizio di una prestigiosa carriera in major (esce per Ninja Tune come d'altronde anche i suoi successori), non contiene il video ad effetto (persumibilmente con figa) che gira in heavy rotation su mtv e allmusic, non contiene il featuring del più famoso nigga-rapper del momento. Anche se in Italia hanno usato un brano di questo album per la pubblicità di mtv loveline, che riaffiora nei miei ricordi del periodo in cui guardavo tv come il programma che rassicurava gli uomini visto che 'una donna può godere anche con 5 centimetri'.
Fatta felice la virilità dei lettori di maschie generalità torniamo a "Supermodified" che è molto più interessante. "Supermodified", dopo l'exploit di "Bricolage" e l'evoluzione in tinte oscure di "Permutation", segna un altro passo avanti. In questo disco c'è più sampling e più produzione, insomma Tobin ci mette ancora di più del suo, lascia ancora meno spazio all'identità personale dei sample usati per manipolarli e (super)modificarli a sua esclusiva discrezione. E il risultato paga. Le qualità dinamiche di "Permutation", che riusciva ad affiancare beat cool-jazz e drum'n'bass senza fare schifo (anzi), vengono spinte ai massimi livelli, fin dall'iniziale "Get Your Snack On", dirompente semi-ballabile quasi-jazz con un gustosissimo drum solo, fiati come piovesse e tanto amore. Il disco continua anche meglio, tra pulsazioni oscure e grottesche, leggerezze pop-rock, sprazzi di jazz a là martini dry con ghiaccio. La qualità e quantità dei sample utilizzati cresce ancora, anche se sembrebbe difficile crederlo ("Marine Machines" è costruito su musiche di Debussy, tanto per dirne una). "Supermodified" è quindi caleidoscopico nei suoni e nei colori, che si variegano di più rispetto a Permutation, mantenendosi però vicini alla personalità di Tobin che li ammaestra e li guida con l'abilità di un autentico pittore sonoro. Stupore, scoperta, ricerca e piacere nell'ascolto sono sempre dietro l'angolo quando ci si piazza questo disco in cuffia.
E per quanto mi riguarda questo significa che siamo di fronte ad un Signor Disco.
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