Nel 1996 il sound degli Amorphis vede una svolta, con l’ingresso di Pasi Koskinen si vede l’apparizione delle prime clean vocals, di cui è permeato questo loro lavoro: "Elegy". Ispirato dalla Kantevelar, ovvero una specie di libro dell’epica finlandese scritto nel 1840 da Elias Lönnrot.

Ma passiamo alla musica, infatti, l’album comincia con l’intro di synth e sitar che fa da prologo a "Better Unborn" dove l’atmosfera musicale è molto simile a quella sognante, con le tastiere di Kim Rantala in primo piano che si respira in TFTTL. Ma c’è una novità le clean vocals di Koskinen che occupano la maggior parte della canzone lasciando all’ ottimo growl di Tomi Koivusaari poche linee. Poi viene una delle mie preferite dell’album “Against Widows” una song che parla del diavolo che prende in sposa una vedova, e anche qui i growl di Koivusaari hanno solo una piccola parte: la strofa iniziale, per poi avere le clean vocals e addirittura uno screaming non molto riuscito nella parte centrale di Koskinen.

"The Orphan" è una canzone lenta, calma cantata interamente in clean vocals da Koskinen, canzone che nei suoi 5.17 minuti ne vede solo 2 di cantato e ben 3.17 strumentali, niente assoli semplice accompagnamento musicale che vede come al solito spadroneggiare le tastiere di Rantala. Poi finalmente con On The Rich And Poor c’è una bella botta di velocità (non immaginatevi cose alla Slayer solo che rispetto alla precedente....), che vede impiegare il growl di Koivusaari per più tempo rispetto alle precedenti, per vedere poi attaccare le clean vocals un pò lamentose di Koskinen nei ritornelli. Ma ora c’è una canzone che ti fa leccare le orecchie, bellissima, molto doom, ovvero "My Kantele", personalmente la mia preferita di tutto l’album, che vede un growl incredibilmente cavernoso governare le prime strofe, e un ottimo assolo di Rantala alle tastiere, sia nell’intermezzo che precede Koskinen, sia nella parte strumentale che precede il ritorno del growl.

Poi c’è "Cares" una bella song, ma niente di più, e scivola via… per dare spazio a Song Of the Troubled One una bella song interamente in growl, veloce come si deve, con tanto di assolo di Esa Holopainen e che da alle tastiere, ancora una volta, un ruolo di primo piano. Poi c’è l’intro acustico di "Weeper On The Shore" una delle mie preferite dell’album che vede una bella alternanza fra cantato pulito e chitarre acustiche e growl e chitarra elettrica, poi è inutile aggiungere che c’è il classico lavoro da 110 e lode del tastierista. L’intro della title-track di piano forte è davvero bello, ma il resto della canzone è francamente anonimo. "Relief" è una canzone carina, veloce, ma è strumentale e le strumentali non mi gustano, ergo passo alla traccia finale ovvero "My Kantele (Acoustic Repreise)": bella, bella, bella non mi stancherei mai di ascoltarla grazie a quella bella atmosfera sognante data dall'organo e dalla fisarmonica di Kim (Rantala) è una di quelle canzoni che, quando parte attacco il repeat, una song che vale l’acquisto dell’album, forse esagero, ma per me è così, ed è un grandioso modo per congedarsi con l’ascoltatore.

Gli do un bel 3 perché il cantato di Koskinen non è dei migliori ed il fatto che molte canzoni hanno parti strumentali lunghe 2 o 3 minuti in canzoni da 4-5 minuti non mi piace molto.

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