"Love is free
In time, in peace
And now is here
This life, This dream"
Si apre così il nuovo, atteso album della band britannica degli Anathema. Dopo le difficoltà incontrate con le varie case discografiche, a sette anni di distanza dall'ultimo A natural disaster, sono riusciti a pubblicare il nuovo album, anche grazie all'aiuto di Steven Wilson dei Porcupine Tree. Ne è uscito fuori un lavoro più solare rispetto al passato ma non meno intenso e intimo. Un inno all'amore, alla vita, al senso di libertà legati allo stesso tempo a quel senso di malinconia e introspezione. Questi i temi principali che traspaiono dai testi.
La prima traccia Thin Air ci introduce all'album con un crescendo di intensità strumentale e vocale. Nella seconda traccia Summernight Horizon tastiere e batteria dal sound ipnotico scandiscono una delle tracce migliori dell'album. Le tre tracce successive Dreaming Light, Everything e Angels walk among us fanno parte di quella che è la parte più intima dell'album. A farla da padrona, più che la tecnica musicale, è sicuramente la voce profonda, intensa, a volte quasi commossa di Vincent Cavanagh mentre canta a una nuova vita, all'amore che diventa energia tra due persone e al ricordo di qualcuno attraverso la presenza costante di un angelo.
Presence rappresenta un intermezzo,bellissimo, che ci porta alla seconda parte dell'album caratterizzata da canzoni di durata maggiore e a un sound più prog. A colpire soprattutto, più che A simple mistake, è l'ottava traccia Get off Get out, più veloce rispetto al resto dell'album e che per tanti aspetti rimanda a quel sound post-rock anni 90. Seguono Universal e Hindsight, due tracce maestose, per lo più strumentali, in cui gli echi floydiani si percepiscono chiaramente. L'anima più prog della band trova in queste due ultime tracce la sua massima espressione e segna il finale di quest'album tanto atteso che non ha di certo deluso le aspettative sebbene sia leggermente diverso dai lavori precedenti di questa band che tanto merita e che si spera non faccia aspettare altri sette anni per un nuovo lavoro.
Elenco e tracce
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Altre recensioni
Di FragileDreams
«Come se stessimo assaporando il silenzio in una notte ricca di riverberi, il sussurare del vento ti accompagna nel tuo viaggio interiore.»
«Dopo averci deliziato con l’acustico Hindsight, quest’ultima uscita discografica dimostra che i ragazzi di Liverpool son proprio degli incapaci, incapaci di fare un disco deludente.»
Di __Hide__
"Questo disco segna un cambiamento emotivo enorme per gli Anathema, il carattere depressivo e oscuro qui scompare del tutto, per lasciarvi ad un senso di profonda speranza."
"Dreaming Light...parametrato da una bellezza disarmante che vi trascinerà, per poi finire con la delicatezza con la quale è iniziata, forse la mia preferita del cd."
Di vlkodlak
"Siamo pienamente d'accordo. Molto probabilmente parecchi fan degli Anathema si erano ormai ridotti a pensare che il successore di A natural disaster non sarebbe mai arrivato."
"We’re Here Because We’re Here è un ottimo disco, che lascia ben sperare per il futuro."