Se questo “Steady Mutations” non riportasse il nome dell’autore, Andrea Presciuttini, si potrebbe pensare di trovarsi di fronte al lavoro di un duo di musicisti affiatati ma complementari. Da una parte il pianista ispirato compositore di colonne sonore, dall’altra il chitarrista rock blues che, pur non perdendo in ricercatezza di armonie e sonorità, persegue forme canzone più standard. Sì, almeno due musicisti; e invece queste due anime convivono proficuamente nell’autore e musicista Presciuttini che, dopo il precedente progetto Yunaguni, abbandona completamente la voce umana e incasella una collezione di quadri strumentali quantomeno variegati.

Diciamolo chiaramente, l’anima che prevale è quella pianistica, che trova espressione soprattutto nei numerosi episodi di piano solo. Ma sarebbe un errore aspettarsi un disco di romantici arpeggi o di furbe melodie; il mercato ne è già pieno e si sa già dove andarli a cercare. Presciuttini non punta al protagonismo o al sensazionalismo, preferisce invece accompagnare l’ascoltatore raccontando in modo discreto le proprie storie. E queste storie si ritrovano in brani come “Le regard des Enfants”, dove Presciuttini costruisce una filastrocca sonora che diventa sempre più ipnotica con l’aggiungersi cauto degli altri strumenti, o nell’indolente melodia di “Dix Jours de Pluie”. Tra questi brani di piano solo il più articolato è forse “Thirteenth Floor”, vera e propria colonna sonora che scandisce le scene di un film che non c’è.

Ma l’approccio cinematografico si ritrova anche nel Presciuttini “elettrico” di “August in Milan”, tanto vicino agli Air di “Moon Safari”, o nel Presciuttini chitarrista di “All my travels”, in cui già dal titolo il richiamo a Pat Metheny è palese, o nello psycho-blues di “Oceano”.

In “Steady Mutations” le idee sono tante, e la grana compositiva emerge sicuramente. Certo le ispirazioni sono talmente diverse che difficilmente potranno trovare un unico pubblico che apprezzi l’intimismo di pezzi come “The Wide Land” e allo stesso tempo il country blues di “Step by Step”. Presciuttini potrà dunque continuare ad essere un creatore di colonne sonore, oppure inevitabilmente uno dei due dovrà decidere di lasciare il gruppo.

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