"L'arte è un'imitazione dei sensi e, poiché la nostra conoscenza si basa sul mondo che ci circonda, essa ha una funzione educativa e catartica. Quando l'arte mette in mostra le passioni negative degli uomini assume il fenomeno di catarsi (purificazione): è, quindi in grado di estirpare dall'anima dell'uomo ogni impulso negativo" [Aristotele]
Cos'è, infatti, la fotografia se non un film di un unico e eterno pianosequenza?
Dopotutto l'arte si basa sull'imitazione o sull'enfasi della realtà, cinema, pittura, scultura o fotografia che sia.
"Piss Christ"(1987) si pone sul confine delineato tra pittura e fotografia.
È una fotografia nel vero senso del termine, ma al contempo è un quadro: l'opera è così sublimemente realizzata dal punto di vista formale-visivo da distruggere.
Il dolore del crocifisso, talmente etereo e sospeso in mezzo al nulla, da una sorta di foschia leggera. Gli effetti ombra, i vortici, quelle bollicine che paiono come spiritelli agguerriti contornano di dolcezza un'opera che potrebbe terminare lì, in quell'abbraccio di dolcezza e dolore.
Se non fosse per quel titolo.
Da lì la spiegazione del mistero: quella foschia giallognola che abbraccia il crocifisso è urina. L'urina dello stesso Serrano.
E da lì nasce il contrasto antitetico dell'opera, come ricorda Anthony Julius nello splendido manuale artistico "Trasgressioni".
Si è rapiti dalla bellezza di una fotografia pittorica, splendidamente realizzata e solo successivamente si è spiazzati, e annegati dalla vergogna, una volta che si scopre la chiave della creazione. L'intento è quello di trovare l'estetica anche nel perturbante. L'opera vive sul contrasto e rapporto di sacro e profano, bellezza ed escrementi, quasi a sottolineare la potenza e la creatività dell'artista, così potente da poter persino ridicolizzare l'istituzione della Chiesa.
"Credo che sia necessario cercare la bellezza anche nei luoghi meno convenzionali o nei candidati insospettabili. Se non incontro la bellezza non riesco a scattare nessuna della fotografia" [Andrés Serrano]
Inutile dire che al momento della sua uscita, la fotografia fu subito bacchettata e portata in tribunale come una feroce bestemmia. Il 18 maggio 1989 un senatore strappò, durante il processo, il catalogo in cui l'opera compariva, mentre un altro gridò a gran voce "Serrano non è un artista, ma un emerito imbecille".
Eppure, nonostante la vena piuttosto controversa di Serrano, "Piss Christ" non è una bestemmia, è un'antitesi vivente, il tentativo di unire il sacro e profano, di trovare un punto d'approccio, ma allo stesso tempo il tentativo di rappresentare la fede come sentimento nascosto in ogni uomo, nella sua intimità e nella sua essenza primogenita: l'urina.
Un colpo di genio travisato.
E tutto per colpa di quel titolo...
Se si fosse chiamata "Crucify" tutti l'avrebbero elogiata, anche se l'opera avrebbe perduto il suo intento e il suo obiettivo.
Ecco che quindi l'opera viene travisata e umiliata, sebbene queste reazioni di protesta portarono alla consacrazione di un genio sempre al di là dell'esprimibile.
Un artista che trasforma in arte liquidi umani come latte, sperma, sangue, piscio. Elementi disturbanti e orrorrofici che NON possono essere arte secondo le convenzioni.
Un tentativo di rompere gli schemi. Di potenziare la capacità dell'arte, di distruggere ogni tabù e censura.
Bataille disse che: "La ripugnanza dei nostri escrementi è così profonda da renderci incapaci di parlare dell'orrore che proviamo, al punto che la deascrizione di questi aspetti sordidi non trova neppure classificazione tra i tabù che modellano la nostra vita".
Il disprezzo che abbuiamo per le nostre funzioni fisiologiche e il rifiuto di ammetterne la nostra dipendenza trovano il loro massimo esprimersi solo relazionandosi con ciò che è più puro e immacolato.
Ecco che quindi che le montagne di merda della collezione "Shit" sono delle fotografie stupende, lucenti e struggenti al punto giusto.
E "Blood And Semen", unione di sperma e sangue, che appare come una fontana schizzata e impazzita che apparirà sulla copertina di "Load" dei Metallica.
"Blood And Milk", unione di sangue e latte. Liquidi simili ma anche antitetici. Vita e morte. Morte e vita. Sacro e profano.
Per non parlare della geniale composizione "History Of Sex": fotogrammi surreali dove l'animo umano viene mostrato nel suo desiderio fondamentale, ovvero il sesso. Sesso inquietante, dove persino individui solitamente non associati agli amplessi, come gli anziani possono partecipare.
Inquietudini mutevoli: uomini che sono donne, donne che sono uomini e ancora la perdita di ogni convenzione. Il sesso che lega razze e specie diverse.
Persino il tema delicato della morte, con la conseguente mancanza di rispetto dei defunti, diventa arte per Serrano.
Qualsiasi scempio, qualsiasi escremento e qualsiasi orrore diventano bellezza soffusa.
"Un sano ideale deve saper oscillare tra sacro e profano" [Voltaire]
Carico i commenti... con calma