Nel corso degli anni '90 il progressive metal "alla Dream Theater" si diffuse in tutto (o quasi) il mondo, a volte producendo dei risultati non proprio soddisfacenti, con band che risultano dei semplicissimi, banalissimi e noiosissimi cloni degli Dei del Prog Metal; altre volte, invece, questa ondata di progressive metal ha prodotto dei risultati eccezionali, di qualità sopraffina, allontanandosi anche da quel sound dreamtheateriano troppo spesso imitato. Tra questi ultimi, una delle gemme più preziose è rappresentata dall'opera degli svedesi Andromeda, nati nel 1999 (anno importante per il prog metal, dato che di quest'anno è uno degli album più importanti del genere e, a mio avviso, di sempre, Metropolis pt. 2: Scenes from a Memory dei Dream Theater), che il 10 Aprile del 2007 rilasciarono un dvd intitolato "Playing off the Board", le riprese di un concerto tenutosi a Katowice, in Polonia, durante il tour per Chimera.

87 minuti circa di grande musica hanno invaso il piccolo Slaski Theater, il quale ha accolto un pubblico non all'altezza dei mostri che si sono esibiti su quel palco: silenziosi, molto poco reattivi, freddissimi sono gli attributi giusti per quelle poche manciate di polacchi che hanno avuto l'onore, è il caso di dirlo, di assistere ad una pietra miliare del progressive. L'esecuzione dei brani è stata assolutamente impeccabile, degna del plauso di qualsiasi amante del genere e della musica in genere. La scelta dei brani che compongono la scaletta, 11 ottime tracce che guidano lo spettatore attraverso la loro carriera fino ad allora, è molto azzeccata e varia, gli accostamenti dei brani sono molto efficaci. Si accendono le luci e subito si parte alla grande con "Periscope", tratta dall'ultimo album di allora, Chimera, una dichiarazione d'intenti su ciò che questo concertò sarà: potente, tecnico, virtuosistico ma anche molto elegante e raffinato; si prosegue con un ritorno alle origini, "In the Deepest of Waters", terza traccia del loro album d'esordio, Extension of the Wish, seguito da un grande capolavoro della band, "Two Is One", title track della seconda fatica degli Andromeda. E potrei continuare ad elencare ogni canzone eseguita dal quintetto. Ma perchè spoilerare completamente la tracklist di un dvd che tutti dovrebbero guardare?

Come già detto, il pubblico di Katowice è il punto più negativo dell'intero dvd, ma non è l'unico, ahimè: in un dvd di un live, importantissima è la regia e il montaggio, aspetti che, in questo "Playing off the Board", non raggiungono la sufficienza, a mio parere. Il lavoro di regia è affidato a movimenti di macchina pacchiani e fini a sè stessi che cozzano con l'eleganza sfoggiata dalla musica degli Andromeda, legati principalmente alla macchina a mano degli operatori sul palco, a tratti un po' troppo invadenti, limitando i movimenti degli artisti che in quel momento si stavano esibendo, e a quello che immagino fosse un drone per le riprese dall'alto, che si muoveva in modo elegante ma inutile, tanto che a volte il quintetto capitanato da Johan Reinholdz non si vedeva nemmeno o comunque era relegato in secondo piano. Il montaggio prova a rimediare a una regia scadente, senza riuscirci del tutto. Altro elemento negativo, anche se meno grave di quelli precedenti elencati, è la scelta dei costumi di scena di tre dei musicisti: il grandioso Reinholdz, alla chitarra, si presenta sul palco senza maglia, mostrando al pubblico un petto villoso che avrebbe anche potuto evitare indossando una bella maglietta; David Fremberg, il cantante, indossa una canottiera nera e una maglia a rete decisamente di cattivo gusto (e per fortuna, durante la sua assenza sul palco a metà concerto circa se la toglie, restando solo in canottiera); Thomas Lejon, invece, dietro le pelli indossa un kilt, ma, fortunatamente, resta nascosto tutto il tempo, almeno fino all'inchino finale. Avrei preferito un abbigliamento un po' meno eccentrico. Decisamente migliori sono gli indumenti indossati da Fabian Gustavsson, le cui dita si muovono egregiamente sulle cinque corde del suo basso, e da Martin Hedin, che oserei definire "il Jordan Rudess svedese". Ultimo elemento negativo è legato allo spazio ristretto su cui i cinque artisiti si sono esibiti e agli operatori invadenti: infatti, spesso, Reinholdz e Fremberg si trovano a nascondere gli altri componenti della band, soprattutto Gustavsson e Hedin.

Ma, tralasciando questi pochi aspetti, "Playing off the Board" è davvero un piccolo capolavoro dei dvd live, sia per la qualità delle performances dei cinque, sia per la scelta della tracklist, veramente di elevatissimo livello: mi dispiace solo che mancasse Veil of Illumination, mia canzone preferita in assoluto degli Andromeda. Per descrivere questo dvd basta una sola parola: capolavoro. Anzi: mästerverk.

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