"Tenderness can be just as abstract as insanity" David Lynch
In molti trovandosi di fronte a the Straight story (Una Storia Vera) hanno pensato che Lynch avesse cambiato stile, ma evidentemente non conoscevano bene Lynch. Gli elementi che rendono speciali e diversi i film di questo gran cineasta americano ci sono tutti, i sogni, le visioni, la poesia, le strade, i dialoghi, i demoni, le paranoie, l'humour nero, l'amore, il senso estetico della bellezza più pura e la musica. La musica o colonna sonora è una parte essenziale dell'arte cinematografica di Lynch che sin dal suo primo capolavoro ha cercato di compilare delle soundtrack dalla qualità eccellente. La vera svolta arrivò con l'incontro con Angelo Badalamenti (Blue Velvet) e da quel momento incominciò un sodalizio che scriverà pagine indimenticabili d'ottima musica proprio come quella di the Straight story.
Personalmente sono un appassionato di colonne sonore, ma devo ammettere che raramente mi è capitato di emozionarmi e commuovermi e fluttuare al centro delle mie visioni come faccio di fronte a queste tredici tracce. Stiamo parlando di musica strumentale, ispirata dalla tradizione folk e country, chitarra, violino, contrabbasso e delle orchestrazioni che rendono tutto armonioso. Armonia è la parola chiave, così come il film anche la musica scorre lenta ma inesorabile punta dritta al cuore, esattamente come il taglia erba guidato da Alvin e durante il viaggio ci possiamo far cullare dal vento, vedere i cambiamenti di colori delle stagioni, il rumore della pioggia, ascoltare le voci delle ombre, farci inondare dalla luminosità dell'alba, sprofondare nell'amore al tramonto e poi armonia e ancora una cosa...le stelle!
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