Siamo nel 1990, David Lynch produce e dirige una serie televisiva dal titolo "Twin Peaks"; negli Stati Uniti non avrà molti ascolti mentre in Italia il successo sarà clamoroso. Perfino superiore a "Dallas", altra serie molto amata nel nostro paese.
Il successo di questa serie ha varie ragioni, una di queste è la colonna sonora: Lynch la affida ad Angelo Badalamenti, compositore italo-americano le cui collaborazioni con il regista saranno numerose. Esce un disco splendido, molto suggestivo ed affascinante. Il suono non è sofisticato o particolarmente ricercato, la sonorità è modulata ed adattata all'atmosfera che le immagini di Lynch erano in grado di offrire: il connubbio tra immagine e suono è incredibile, è presente una sorta di magia che sconfina e colpisce chi ascolta.
Indubbiamente questo risultato ha il suo apice nel tema principale, una delle sigle televisive più belle della storia. Andando avanti tutto quest'effetto si propaga e si diffonde altre canzoni, tra le quali "Into The Night" con il bellissimo cantato di Julee Cruise. Come colonna sonora raggiunge il suo obiettivo ma queste canzoni hanno il potere (raro nelle colonne sonore) di vivere di luce propria, non è necessario esser appassionati di "Twin Peaks" per ascoltare e comprendere queste canzoni. Badalamenti riesce a costruire musiche in grado di andare oltre il semplice scopo di accompagnare la visione televisiva.
Quella che ho descritto non è una semplice colonna sonora, è qualcosa di più. Ascoltando questo disco si vive un momento magico, dove l'anima è folgorata e, per 50 minuti, arriva a vivere una storia appassionante, non sempre felice ma ricca di emozioni, che lascia senza fiato e che difficilmente si dimentica.
Carico i commenti... con calma