Concerto rappresenta il primo album dal vivo pubblicato da Angelo Branduardi. Rilasciato come triplo LP nel 1980, il disco (anzi i dischi), sono la testimonianza del primo tour europeo intrapreso dal cantautore italiano, a cavallo fra il 1978 e il 1979, all’indomani della pubblicazione di Cogli la prima mela. La tournee è la punta dell’iceberg del progetto ideato dallo stesso Branduardi e che prende il nome de “La Carovana del Mediterraneo”. La prima edizione del ’78-’79 vede la partecipazione, oltre ad Angelo Branduardi, anche di altri artisti come il Banco del Mutuo Soccorso, Felix Mizrahi, celeberrimo violinista egiziano accompagnato dal suo gruppo etnico, Alan King, sassofonista e flautista britannico, e di Luigi Lai, famosissimo maestro di launeddas, antico strumento a fiato sardo.

Oltre ad essi , il gruppo che accompagna Angelo Branduardi è composto dagli stessi musicisti che hanno collaborato con il musicista di Cuggiolo alla stesura dei lavori in studio. Fra i tanti vale la pena ricordare Andy Surdi e Gianni Dall’Aglio (in alcune date) alla batteria, Gigi Cappellotto al basso elettrico, Franco Di Sabatino alle tastiere, Claudio Capponi al pianoforte, Roberto Puleo e l’immancabile Maurizio Fabrizio alle chitarre, bouzouki e mandolino. In più, anche una sezione di archi e fiati per gli arrangiamenti orchestrali.

Concerto rappresenta un Angelo Branduardi all’ennesima potenza, in stato di grazia e in piena maturazione musicale. L’album è la trasposizione sul palco delle complesse composizioni che caratterizzano gli album in studio precedenti. In Concerto vi sono brani estratti da tutti i dischi pubblicati fino ad allora da Branduardi, dal primo album fino a Cogli la prima mela (in fase di pubblicazione, ma già completo). Nella scaletta sono presenti , quindi, i brani più famosi come “Alla fiera dell’est”, “Ballo in fa diesis minore”, “Il signore di Baux” e “Confessioni di un malandrino”, oltre alle versioni in inglese di altri brani, come “The Stag” (Il dono del cervo), “The song of eternal number” (La serie dei numeri), “Old man and butterflies” (Il vecchio e la farfalla), “Under the lime tree” (Sotto il tiglio), “The lady and the falconer” (Ninna nanna).

Concerto è un capolavoro della musica italiana ed internazionale, apprezzato in tutta Europa per la sua capacità di miscelare nello stesso tempo musica folk, musica d’autore italiana, arrangiamenti orchestrali e influenze classiche, elementi rock e progressive. Il tutto fa sì che Branduardi venga considerato uno dei musicisti più apprezzati ed eclettici del panorama italiano ed europeo, per la capacità di sintetizzare in un unico album tanti generi musicali diversi. La specialità di questo album sono i momenti memorabili toccati dagli artisti, che mai si potevano apprezzare con le sole versioni in studio degli album, come il richiamo al Guglielmo Tell di Rossini nell’apoteosi finale de “La pulce d’acqua” o l’intermezzo di launeddas durante “Alla fiera dell’est”, così come il silenzio sognante con il quale si ascolta “Confessioni di un malandrino” o il battimani all’unisono in “Ballo in fa diesis minore”, le fantastica introduzione progressive di “L’uomo e la nuvola” e quella di influenza gitana in “Cogli la prima mela”.

Il miglior Branduardi è racchiuso qui, in queste ventidue canzoni che compongono il Concerto. Dopo c’è solo l’immortalità.

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