Album che rappresenta forse meglio di qualunque altro (assieme a Dilate) Ani DiFranco, o perlomeno la Ani della ‘prima fase’.
Grinta da vendere, sentimenti di rabbia e ribellione tradotti in accordi frenetici, sferzanti come le parole che la piccola (ma grandissima) folksinger declama nei testi delle sue songs (un esempio su tutti, la bellissima ‘The Million You Never Made’, con un finale rabbioso urlato, quasi punk... il testo che recita “Non mi importa quanto mi paghiate, non lavorerò mai per voi... Potrò anche non cambiare questo sfottuto mondo, ma posso comunque essere quei soldi che non guadagnerete mai...” dedicato alle major discografiche che tutto fagocitano, riducendo la musica a mero business).
Le songs si diceva... talvolta appena sussurrate (la delicatissima ‘This Bouquet’, 'Hour Follows Hour’, la stessa title-track), altre volte sognatrici e quasi ‘tantriche’ (la splendida ‘32 Flavours’, una delle vette assolute della sua discografia, con tanto di finale suggestivo supportato da ritmiche tribali). Altre ancora, di una bellezza e di una poesia tale che è arduo descrivere a parole (Shy, probabilmente l’apice dell’intero disco, e non solo).
Ecco, anche solo per ascoltare questi gioielli, varrebbe la pena spendere i soldini per questo disco. Per ascoltare quanta passione metta negli accordi di un pezzo quale “Light Of Some Kind”, dove ci sono solo la chitarra e la sua splendida voce, che a tutti gli effetti suona come uno strumento aggiunto. Ma l’altra grande verità è che quasi mai le songs di Ani DiFranco scadono nella banalità; anche le più ‘banali’ ed immediate non sono mai puri e semplici esercizi di stile, ma portano con sé un qualcosa di speciale. Poesia, emozioni... chiamatele come volete.
Ani DiFranco non è la solita cantante, finta ribelle, nossignori. Ani DiFranco è innanzitutto un’artista a tutto tondo, scrive i suoi pezzi, li arrangia, li suona e produce in totale indipendenza i suoi dischi; talvolta con qualche session man di supporto (come avviene su questo disco).
E, non c’è bisogno di ricordarlo, ma li suona e li canta divinamente.
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