Un viaggio. Una macchina comoda, un paio di cuffie più che soffisfacenti e Weightless degli Animals As Leaders; queste le premesse.
E così inizia un ipnotico arpeggio che ci alleggerisce, allontana dalla terra e dal raggio d'azione della sua forza di gravità.
L'effettistica crea quel piacevole velo in grado di ammorbidire i passaggi più complessi, pronto a squarciarsi per la forza dirompente del muro sonoro creato dai tre. Il viaggio continua, tra la nebbia, e qui la guida è un riff ipnotico sopra un altro giro loopato accompagnato da batteria effettata, pronti a cambiare di punto in bianco, quasi a squarciare la nebbia e a permettere di vedere cosa c'è intorno. Ed ecco il pezzo che vale da solo il disco, una "Somanarium" che culla, che tranquillizza e rassicura. Un pezzo completo, espressivo, con numerosi piacevoli crescendo di potenza che non possono non catturare chi li ascolta e riportarlo al suo viaggio, ovunque fosse con la sua mente.
La strada da percorrere è ancora tanta, e quest'opera senza peso si rivela un'ottima compagna di viaggio. Guardando fuori dal finestrino si resta ipnotizzati dal paesaggio e da giri di 8 corde che ricordano slap di basso assetati, secchi, metallici, veloci e contorti. E' la partenza dalla Terra. Così tutti i contorni iniziano ad intrecciarsi, a perdere la loro identità, fino ad un'apertura da film.
La scala giusta al posto giusto, ecco cosa c'è. Zero autoreferenzialità. Zero autocelebrazione. Ecco cosa serve. Ecco cosa effettivamente si trova assaporando questo Weightless. L'elettronica è frequente, anche solo di sottofondo. ed ha il pregio di riempire oculatamente anche i momenti più semplici e delicati di questo viaggio.
E non ci va piano "Do Not Go Gently", che inganna con una chitarra solitaria cristallina, pronta a trascinare in una distesa di riffs caldi accompagnati da fraseggi caldi, rassicuranti. Ed intanto il paesaggio cambia, si arriva nel nuovo eden, e si viene catturati dalle sonorità subacque di un "mare cilindrico"; tutto gira. Qui non si vola, si galleggia. Si perde l'orientamento circondati da un mare di note, colpi di piatti, tom, casse e rullante. Ed ecco che all'improvviso si perde la propria materialità. In un'aurea eterea il presente perde valore, e anche se il viaggio continua, è tutto un raffiorare di ricordi.
E' l'apertura di "To Lead To You" che riporta direttamente al presente. E stupisce la title track: i colori autunnali, il loro contrasto con il cielo svelato dalla nebbia che si dirada, si abbinano alla perfezione con la melodia proposta dal trio in questo pezzo. Arriva quindi il momento di lasciarsi cullare, aspettando la fine del viaggio. E dopo un abbraccio, uno scambio di sguardi ed un ultimo saluto, si ricomincerà a viaggiare.
Arrivederci...
Si è sempre in viaggio, e la vita è un percorso (magari poter essere "Weightless"). E la musica che ci accompagna non può non rivelarsi un'ottima compagna: può renderlo solo più piacevole ed intenso.
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