"Ehi, Anna" parte così, sembra italiano, la traccia ti gasa ! Poi senti: "Bando" e "Booster" e rimani come quando dici che i giovani d'oggi sono tutti uguali e ti sbattono in faccia un "Ok Boomer" perché sei vecchio. Dopo non averci afferrato neanche le congiunzioni pur appartenendo a generazioni: X Y Z e transuraniche, te ne fotti del significato e la mandi comunque daccapo, direbbe Marco Masini "Perché lo fai ?", niente, è ipnotica.
Anna è una donna, giovane, col timbro convinto che ti sta dicendo qualcosa di lei, e a te non interessano più le parole che usa. Che poi il significato di "Bando" sia abandoned house cioè: un postaccio non importa, già sei su Google (che è anche peggio) a cercare su Urban dictionary. Tralasciando le finezze il linguaggio è fluido e scandito, il timbro eccezionale e convincente. I bassi della traccia si amalgano perfettamente, si percepisce una produzione pressoché casalinga del pezzo che nonostante tutto emerge con cattiveria. Troppo ripetitiva la traccia è perfezionata dalla metrica istintiva e matematica, un po' cantilenata.
Stando al messaggio Anna si autocita, e non sembra tutto una grossa tamarrata, l'interpretazione caricaturale del rap che crea personaggi self-made, qui fallisce un po' perché la Anna del testo è arrivata alla vetta fuggendo da qualche parte attraversando vari ostacoli ma tutto sommato è sempre la tizia che firma i brani col nome di battesimo.
Tik Tok col basso criminale che ti fa ballare anche a 70 anni, ha già venduto il pezzo ! Gli utenti sono giovanissimi e buste e booster in periferia, si vedono senza barriere linguistiche. Tanto periferia e soldi facili sono i maledetti cliché del rap e della trap .Anna ha 16 anni, e molti rappresentanti della musica leggera a quell'età erano sicuramente più banali, lei , magari mette in fila quattro tematiche sulle quali stanno in piedi anche rapper più grandi di lei.
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