In dirittura di scioglimento, questa band, tecnicamente dotata, navigata del settore, ci presenta questo mini album, line up: M. Hreidmarr cantante e M. Xort (tastierista), M. Bayle (chitarra), M. Couquet (basso), M. Vant (batteria).

La traccia d'apertura, 'Sister september', presenta il classico stile black, non esageratamente veloce nella misura, ed il classico scream, mentre i testi si presentano oscuri.

La chouanne', seconda traccia, inizia con l'organo e i rintocchi di una chiesa clean voice iniziale, ed i testi in francese, sicuramente migliori alla traccia precendente, anche nella metrica che qui è più intervallata e lenta. Traccia questa che potrebbe tranquillamente considerarsi migliore, contendendo il titolo con la successiva ‘Quintessence', qui, sul sottofondo di doppia cassa e chitarra, il cantante impersona un essere supremo ma di natura ingnota, il quale, citando i testi, è capace e dissipare 10.000 Trolls duri come la roccia e gelidi come ghiaccio, nonché passare indenne da un naufragio di fameliche ondate e rimanere bagnato solo sui piedi; nonché altre gesta altrettanto suggestive, enunciate in una struttura che prima premette la situazione, specificandone poi il risultato. Presenti sepre organo e rintocchi. La seguente 'I'll kill you' come presumibile dal titolo, è una sfuriata verso qualcuno, presumibilmente donna, a cui non siamo certo riconoscenti, anche se la struttura melodica della traccia mi pare un po' atona.

The shining' un suono molto violento, i testi duri e crudi e misantropi, magiati dallo scream estremo, che a metà traccia ritrova il francese. 'Sabat mether dolorosa' è un'altra canzone dai testi quasi incomprensibili senza i testi davanti, in quanto Hreidmarr si mangia le parole; cosa che però più risultare interessante metricamente... queste alcune strofe: Chatiee d'etre nee putain, Non, chatiee d'etre nee trop tard, Une seule nuit ne suffit plus, A nous separer du paradis perdu.

Worship manifesto', penultima traccia, ha un ritmo più lento ma similmente è devastante, con testi contraddittori, esortanti il suicidio. L'ultima traccia ‘Le portrait de la vierge' ha dei testi più interessanti, queste le strofe più lente: Une trahison pour l'eternite / Je ne te laisserais jamais partir /Une trahison pour l'eternite / Rien ne sera pardonne / Et le sang coule entre ses cuisses /Riviere noire dans le ciel /Et le sang coule entre ses cuisses /Un ange deploie ses ailes ... I feel no desire, feel no attraction /Two days and I'm tired.

In conclusione un album dalle tonalità fortemente misantropiche. Le poche parti melodiche si limitano ai testi e mai al sound sempre violento entro i canoni del black metal, interessanti le licenze poetiche nella pronuncia, e anche le strofe in francese, che risaltano oltre perché la band ne è madrelingua, anche perchè in minoranza; per cui tecnicamente disco ineccepibile senza particolari innovazioni, ultime 4 tracce live.

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