ANTARTE - Isole

(Megaphone Music / Good Fellas)

Isole è il titolo del nuovo album degli Antarte, band di origine siciliana dalle melodie post rock e alternative.

Il progetto Antarte è nato nel 2008 da un’idea di Lillo Morreale, chitarra e voce, Paolo Vita, chitarra e Gabriele Castelli alla batteria.

Nel 2009 è uscito il loro primo omonimo Ep, mentre nel 2013 ha visto la luce Olio su tela, primo vero e proprio album, punto d’incontro fra rock sperimentale e dream pop.

Dopo una breve pausa, nel 2016 il nucleo della band si trasferisce a Bologna ma si fa sentire la necessità di coinvolgere nel progetto altri musicisti, fondamentali per la costruzione del sound che contraddistingue il loro ultimo progetto, ovvero Nicola Benetti alla batteria, Nicolò Bosio al basso e Urbano Pettazzoni come polistrumentista.

Da tutto ciò nasce Isole, un album che rappresenta una vera e propria evoluzione rispetto ad Olio su tela, sia per quanto riguarda i temi trattati sia per il tessuto strumentale, più denso e stratificato.

In 8 tracce si ripercorrono con intensità racconti malinconici e ricordi che riprendono il tema dell’isola come condizione esistenziale di barriera fisica e ideale in chiave estremamente eterogenea.
L’album apre con Oasi, sofferta e malinconica, caratterizzata dalla presenza di archi e chitarre distorte che creano un’aria cupa.
L’esecuzione strumentale tenta di avvicinarsi molto ad uno stile psichedelico, mentre il cantato è più minimalista e distaccato.
Segue I tuoi giorni, molto più luminosa, caratterizzata da una forma cantautorale che unisce suoni acustici estremamente puliti e semplici a suoni più soffusi e sognanti.
Senza luna è pungente e tesa, primo stacco strumentale del disco.
Nessuno e Scirocco trasmettono consapevolezza e allo stesso tempo malinconia, la prima attraverso un’aria quasi angosciante, caotica, mentre la seconda attraverso uno stile molto più vicino all’indie rock.
Si prosegue con Bolina, secondo brano strumentale che propone inizialmente un ambient pacato per poi esplodere in un fragore appassionato in cui la fan da padroni il piano e gli archi.

Castelli di sabbia crea un’atmosfera più spensierata, andando a riprendere ricordi lontani attraverso un cantato pop estremamente emotivo.
Infine Buona fortuna chiude il disco in modo energico e caloroso, attraverso un’aria quasi romantica ed un post rock che crea sicurezza.

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