L'ondata di metalcore duro e puro guidata in primissima fila dai Lamb Of God, non ha mai ottenuto grande successo tra i veri metalheads. Questo genere, infatti, è molto ristagnante, con pochi assoli, riff semplici e cantato monotono. Nell'ultimo periodo, però, molti gruppi (solitamente emergenti) hanno sfruttato l'orecchiabilità delle parti di chitarra di questo genere, unendole con sonorità più metal, come ad esempio assoli e, saltuariamente, anche cori con la voce pulita nei ritornelli in stile power. Per fare qualche esempio, Trivium e Mendeed sono gli esempi migliori.
Proprio Ascendancy dei Trivium è la maggiore ispirazione di questi Anterior: ritmiche tipicamente metalcore unite a sonorità thrash e death, con la differenza che, di cori puliti, qui, non c'è ne traccia. Canzoni tutte in growl, quindi, ma che non perdono nulla in personalità, grazie alla voce sempre fresca di Luke Davies, che ricorda molto il Matt Heafy di Ascendancy.
Nonostante si ispirano a molte band e generi, riescono sempre a dare un chè di loro ai brani, quel tocco di personalità che li rende unici, simili a molti ma uguali a nessuno.
Un altro plauso va ai due chitarristi Leon Kemp e Steven Nixon (ex-Mendeed), che oltre alla parte ritmica, se la cavano alla grandissima in bellissimi assoli intrecciati e ottimi duetti.
E così "This Age Of Silence" colpisce fin dal primo ascolto, col suo misto tra thrash, death e metalcore. Giovani promesse, dunque, questi Anterior: un pò sfortunati, vista la poca celebrità di cui godono, ma hanno tutte le carte per essere la "next big thing" del metal.
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