Ci sono diversi elementi oggettivi che solitamente vengono usati per scrivere una recensione: cenni biografici, magari conditi con qualche curioso aneddoto; paragoni o accostamenti con altre opere e musicisti; descrizione del tipo di sonoritá; contesto storico e sociale; etc,etc.
Oggi peró tutto ció non mi serve...
Non é facile. Sono giorni ormai che ci provo senza grandi risultati, ma é troppo forte la voglia di condividere con voi questo gioiello. In tutti questi anni passati con la musica nel cuore, poche volte sono riuscito a trovare qualcuno con cui sentirmi in perfetta sintonia musicale. Con Debaser poche volte mi é successo il contrario.
In "Beyond Quantum", uscito per la Tzadik nel 2008, é raccolto il materiale frutto di alcune improvvisazioni registrate nello studio di Bill Laswell.
"Beyond Quantum" é un flusso continuo, meraviglioso e sorprendende di musica. Ma non é la musica di Braxton accompagnata dal basso e percussioni. Sono Anthony Braxton, William Parker e Milford Graves, in una profonda e perfetta simbiosi risultante in un flusso ipnotico e stimolante, di natura trascendentale che si condensa attraverso gli strumenti per diventare percettibile.
Se fosse una lingua, sarebbe universale, facile da ascoltare, senza significati, libera da interpretrazioni, una comunicazione primitiva o forse postuma all´umanitá.
Se fossero immagini sarebbero surreali, immagini di madre natura e del suo fluire; venti caldi di neve colorata, fiumi di oggetti sconosciuti che cambiano forma, danze e versi di uccelli in un rituale senza scopo, sciami di api senza regina rincorrendo la propria identitá.
Qualcosa di estraneo ai nostri sensi che non colpisce né il cuore né la mente; va diretto all´anima.
Tre sciamani vibrando al ritmo dell´universo in una musica sacra senza Dio.
Carico i commenti... con calma