Quarto album degli Antibalas, misconosciuta band newyorkese, dopo i precedenti tre passati inosservati. A farli emergere dall'anonimato ci pensano nientemeno che John McEntire (ex Tortoise) alla produzione e la Anti alla distribuzione. Registrato praticamente dal vivo, l'album rivela tutte le loro doti da live band, affinate in anni di performance in giro per gli States.

Avvertenze: attraversa il corpo con scariche di corrente salendo dalle natiche fino sù ai capelli. Posologia: assumere in caso di pioggia, corna, debiti e scazzi vari. La presentazione potrebbe finire qui, senza aggiungere inutili citazioni o noiosi descrizioni track by track, lasciando libero spazio all'effetto sorpresa, quella che che mi ha pervaso quando ho messo sù questo "Security".

Solo per non far perdere tempo ai non interessati al genere, trattasi di un non meglio specificato afro-funk-jazz e qualcos'altro, sempre però riconducibile all'anima nera della musica, da dove tutto ebbe inizio. Gli appassionati si ritroveranno a danzare attorno al falò acceso dagli Antibalas, come travolti dal richiamo ancestrale di riti tribali sepolti nella coscienza.

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